Cinema, che film guardano i bresciani per le feste
Un finale d’anno pirotecnico, un inizio di 2018 che diffonde dolci profumi di ripresa. E non in virtù di un unico prodotto che fa man bassa di spettatori (come accaduto, a stagioni alterne, con il «re Mida» del botteghino, Checco Zalone), ma grazie a una indifferenziata affezione che riempie le sale pure in giornate che in passato non erano cinematograficamente appetibili.
Lo dicono i numeri - le precise rilevazioni Cinetel - e lo ribadiscono gli operatori del settore. È Tomaso Quilleri, titolare della storica impresa di famiglia (che comprende tutte le sale cittadine, ad eccezione di Nuovo Eden e Sereno), a condurci per mano oltre la freddezza delle cifre: «Il weekend che ha chiuso il 2017, e il primo giorno del 2018, confermano il trend nettamente positivo rispetto allo scorso anno. E certificano un dato che possiamo considerare acquisito: San Silvestro è ormai uno dei giorni più cinematografici in assoluto, con Natale e Santo Stefano.
Una novità importante - sottolinea Quilleri -, perché fino a tre, quattro anni fa, pochi sceglievano il grande schermo per salutare l’anno vecchio».
Il film più visto a Brescia e provincia tra il 28 e il 31 dicembre è lo sfavillante cartoon disneyano «Coco», seguito dalla fiaba hollywoodiana «Wonder», mentre al terzo posto si colloca «Come un gatto in tangenziale», che il regista Riccardo Milani ha impostato su Antonio Albanese e Paola Cortellesi, pur non imprimendogli il ritmo che i due mattatori avrebbero meritato. Ma in termini di incasso, sono rose e fiori: «Considerata la crisi conclamata del cinema nazionale - argomenta ancora Quilleri - vedere un’opera di intelligente comicità realizzare oltre tre milioni di euro in cinque giorni nella penisola è un dato che consola».
L’esordio del 2018 è invece nel segno di «Jumanji - Benvenuti nella giungla», uscito proprio l’altro ieri, che precede il terzetto d’oro dei giorni precedenti, mentre si difendono pure «Star Wars», «Assassinio sull’Orient Express» e «Napoli velata» di Ferzan Ozpetek. Dai film alle sale: Oz (10 sale)si conferma (di gran lunga) la preferita dai bresciani, realizzando in questi giorni circa il 75% degli incassi cittadini; seguono, come presenze e introiti, King di Lonato (5 schermi), Arcadia di Erbusco (6 schermi), Garden di Darfo (4 schermi), Starplex di Corte Franca (8 schermi), Sociale di Brescia (mono sala) e Gemini di Capriolo (3 schermi).
Il cinema all’ombra del Cidneo batte più di un colpo, insomma. Così lo Studio Quilleri può attendere fiducioso le perizie antisismiche relative al Moretto di via Sant’Alessandro, in città (che potrebbe a breve trasformarsi in un centralissimo multisala), mentre annuncia che, dopo la sosta forzata del 2017, intende riprendere le trattative con il Comune per l’arena estiva al «Mo.Ca».
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