Cultura

Carte da gioco, che passione: ecco la mostra di «7bello»

A Capriolo esposti mazzi di carte rari raccolti dall'associazione «7bello»
  • La mostra allestita a Capriolo
    La mostra allestita a Capriolo
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Quarantacinque mazzi da gioco rari, tutti a semi francesi, realizzati dalla fine dell’Ottocento ai giorni nostri. Con la mostra intitolata «Arte in mano», ha fatto la sua comparsa ieri l’associazione «7bello», costituitasi un anno fa grazie all’impegno di sette soci fondatori, che hanno dato vita ad una realtà che promuove la cultura della carte da gioco, le collezioni storiche e il design di questi strumenti ludici usati sin dal XIV secolo.

Il sodalizio ha sede a Capriolo, nel Museo delle Carte da gioco e dei Tarocchi di Lorenzo Ricci Curbastro, è guidato dal presidente Giacomo Fassini e riunisce collezionisti e appassionati provenienti da tutta Italia.

Solo ieri per l’esposizione erano presenti persone da Lombardia, Veneto, Piemonte e addirittura dalla Puglia. L’impronta, tuttavia, è molto bresciana. Il vicepresidente è l’avvocato bresciano Gustavo Orlando Zon, il quale ha raccontato di quanto questa passione sia un motivo non solo per collezionare e scambiarsi mazzi da gioco, ma anche per comprendere la storia attraverso le carte.

Dall’analisi di questi manufatti, molti dei quali realizzati con illustrazioni straordinarie e stampati in pochissime copie, è possibile infatti percepire uno spaccato delle società che li usavano. «Il nostro intento è soprattutto quello di tutelare la diversità e le peculiarità delle carte da gioco italiane - hanno spiegato i soci, tra i quali c’è anche Giuliano Crippa, presidente italiano di Ipcs -. Le carte da gioco, che in Italia sono di venti tipi diversi, possono avere molte sfaccettature: percorsi nell’arte, nel sociale, nella storia e, perché no, nella dimensione ludica, sono tutte ragioni per appassionarsi ad un mondo che non smette mai di stupire».

Ma le sorprese non sono finite qui, perché chi è passato alla mostra ieri ha potuto ricevere anche un mazzo da carte bresciane realizzato per l’occasione da Ingrid Orlando Zon, giovane artista e visual designer bresciana che ha rivisitato in chiave cubista e concettuale le tradizionali immagini delle carte di casa nostra.

 

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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