Cultura

«Before the Flood»: il documentario di DiCaprio sull'ambiente

È stato pubblicato online «Before the Flood», Il documentario di Leonardo DiCaprio dedicato ai cambiamenti climatici
Before the Flood
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È stato pubblicato online «Before the Flood», Il documentario di Leonardo DiCaprio dedicato ai cambiamenti climatici.

L’opera, che ha richiesto circa tre anni di lavoro, può contare sulla regia del premio Oscar Fisher Stevens, mentre al progetto ha partecipato anche Martin Scorsese come produttore esecutivo. 

DiCaprio per due anni ha girato il mondo visitando le zone devastate dagli effetti dei cambiamenti climatici per realizzare un film denuncia che sta girando il mondo e che dopo i festival di Toronto e Londra è arrivato anche di recente alla Festa del cinema di Roma. 

Il premio Oscar per The Revenant è stato - proprio mentre era impegnato nelle riprese del film di Inarritu - in Groenlandia dove la calotta artica si scioglieva sotto i suoi piedi, a Sumatra dove le foreste pluviali polmone della Terra vengono incenerite per lasciare posto alle piantagioni per ricavare l'olio di palma, in Cina dove l'inquinamento ha raggiunto livelli tali di tossicità che hanno costretto il governo sotto la pressione dei cittadini a cambiare rotta e a indirizzarsi verso le energie rinnovabili e in tanti altri luoghi. 

Nel documentario compaiono capi di Stato, imprenditori e personaggi politici: dal presidente degli Stati Uniti, Barack Obama al segretario di Stato americano John Kerry, Elon Musk e papa Francesco.

«Al momento, la situazione sembra sfuggirci di mano. Ogni giorno, non facciamo che ricevere notizie allarmanti sull'ambiente, e la situazione non fa che peggiorare, anno dopo anno - dice DiCaprio -. Serve un cambiamento radicale e immediato, bisogna far nascere una nuova coscienza collettiva. È il momento di mettere da parte le reticenze, le scuse, le infinite ricerche. Rappresentiamo l'ultima speranza della Terra. È nostro dovere proteggerla, o per noi e per tutte le forme di vita che la popolano sarà la fine». 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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