Addio primavera il 21 marzo, alle 17.15 c'è l'equinozio

Non ci sono più le stagioni di una volta: è il caso di dirlo.
Quelli che «il 21 marzo inizia la primavera» dovranno ricredersi, perché fino al 2100 l’equinozio di primavera cadrà il 20 o il 19 marzo. Come osservato dall’Unso (Us Naval Observatory, Astronomical Applications Department) nel 2018 l’equinozio di primavera, è oggi, 20 marzo, alle 16.15 UT (Universal Time) che corrispondono alle 17.15 italiane.
La credenza che l’inizio della primavera sia il 21 marzo è una convenzione. La data fu stabilita infatti al Concilio di Nicea del 325 d.C. e poi confermato nel 1582 da Papa Gregorio XIII. Ma l’inizio della primavera astronomica non è da considerarsi una giornata, ma un istante.
È il momento in cui il Sole viene a trovarsi all’incrocio tra equatore celeste ed orbita della Terra, e l’asse terrestre possiede in questo momento un’inclinazione di 23°27’, quasi parallela al Sole che, con i suoi raggi, illumina quasi perpendicolarmente la superfice del nostro Pianeta.
Il latino equi nox, notte uguale, non è però del tutto preciso, poiché nemmeno in questo giorno le ore di luce corrispondono alle ore di buio.
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