ZORAN, IL MIO NIPOTE SCEMO

Regia: Matteo Oleotto    
Con: Giuseppe Battiston, Teco Celio, Rok Prasnikar, Roberto Citran
Genere: commedia
Distribuzione: Cecchi Gori
È un’eredità decisamente inusuale quella alla morte della zia che viveva in Slovenia piomba sulle spalle (è il caso di dirlo) di Paolo Bressan, alias Giuseppe Battiston, ex-rugbista, cuoco in un centro per anziani, ma soprattutto bevitore senza fondo che trascorre gran parte del suo tempo all’osteria, una sorta di macchietta inacidita e tollerata dalla gente del paesino nei pressi di Gorizia in cui vive, in astio con la moglie che l’ha giustamente (era un dongiovanni) lasciato e che non cessa di infastidire, trasandato nel lavarsi e nel vestire. Un tipetto (anzi un “tipone” data la stazza ragguardevole che incute timore) per nulla raccomandabile la cui vita muta d’improvviso con il lascito: non di soldi, come avrebbe sperato, ma di Zoran, un 15enne un po' strambo che parla un italiano arcaico (imparato su vecchi libri),  nato e cresciuto tra le montagne della Slovenia e di cui la defunta era tutrice. Ovvio che la cosa, pur se si tratterebbe di sei giorni in attesa che per il giovane si trovi un affidamento, gli secchi e non poco, almeno finché non scopre che Zoran è un fenomeno: non sbaglia un colpo con le freccette. E qui salta fuori l’animo del profittatore: perché non farlo partecipare al campionato mondiale a Glasgow?  Detto fatto, però… Autentica rivelazione della Settimana della critica a Venezia 2013 con tanto di meritatissimo premio a Battiston (nper la prima volta protagonista), questa opera prima di Matteo Oleotto, diplomato al Centro sperimentale, è una commedia nera sbocciata d’improvviso nel  prato poco fertile del nostri ciunema, una sorpresa ed una rivelazione. Disponibile in dvd con una lunga intervista a Battiston per extra. Da non scartare a priori.