VERITÀ SEPOLTE

Regia: Phil Joanou
Con: Jessica Alba, Thomas Jane, Reid Scott, Rabe, Aleksa Palladino
Genere: horror/thriller
Distribuzione: Universal
Sono due storie che si incrociano e si scontrano quelle narrate da Phil Joanou ("U2 Rattle and Hum" del 1988, “Stato di grazia” del 1990 e “Analisi finale”, poi pochi altri distanti negli anni e qualche episodio della serie tv "Storie incredibili") in questo horror inedito sugli schermi italiani nonostante la presenza di Jessica Alba e che Universal edita direttamente per il mercato home video. La prima, con tanto di espediente vecchi filmati ritrovati (è la moda lanciata da “The Blair witch project” di cui sta per uscire a distanza di 18 anni il sequel, rimanda alla tragedia realmente avvenuta verso la fine degli Anni 70, il suicidio di massa degli adepti di una setta parareligiosa noto come il Massacro di Jonestown, e che è stata fonte d'ispirazione per un tv movie (“La tragedia della Guyana” di William H. Graham del 1980), un documentario (“Jonestown: the life and death of People’s Temple” del 2006 di Stanley Nelson) e due film (“Il massacro della Guyana” di René Cardona Jr. del 1979 e “The sacrament” di Ti West del 2013, già presentato in questo blog); la seconda vicenda richiama invece “La casa” di Sam Raimi con tanto di maledizioni e possessioni.
Si parte nel 1985, quando i 47 membri della comunità religiosa chiamata “l'Heaven's Veil” (The Veil” è il titolo originale del film) e guidata da Jim Jacobs (Thomas Jane) si suicidano in massa con un potente veleno. C’è solo una sopravvissuta Sarah (da adulta Lily Rabe), una bambina di soli 5 anni, che viene salvata dall'FBI. Si passa poi ai giorni nostri quando la giovane regista televisiva Maggie (Jessica Alba) e suo fratello Christian chiedono a Sarah di ritornare al ranch in cui viveva la comunità e dove si compì la tragedia per girare un documentario e trovare delle risposte a un evento ancora oggi inspiegabile e che ha pesato pure nella loro vita: i due, si saprà, sono infatti i figli del comandante dell'Fbi che aveva salvato la bimba, ma che poco dopo si era impiccato nel garage di casa per motivi rimasti sconosciuti. Il gruppetto, che comprende anche un cameraman e altri membri della troupe, arriva a trovare la dimora fra i boschi e a rinvenire in essa vecchi filmati che essi prendono a vedere, una volta riparato il proiettore, affinché sia possibile rivivere i giorni prima del suicidio e il suicidio stesso sicché il film diventa un continuo alternarsi di passato e di presente in cui però ciò che accade è tutt’altro che beneaugurante. C’è chi scompare, si trovano disgustosi cadaveri putrefatti, ci sono misteriose apparizioni improvvise, possessione… Insomma si prepara una crudele mattanza a danno dei nuovi arrivati e forse avrà un significato la frase che Sarah bambina pronunciò ai suoi salvatori raccomandando a tutti di non preoccuparsi, che “lui” saprà riportarli indietro… Qualcuno potrà scampare, o sarà
morte per tutti i malcapitati? Joanou ha girato un horror affidandosi ad una particolare fotografia dai colori desaturati e con personaggi che non vogliono essere i soliti cliché dei film della paura, privi di spessore psicologico, ma con problemi psicologici e personali da affrontare. Dall’atmosfera di inquietudine si passa però poi allo splatter con tanto di tipico ricorso al sonoro per far sobbalzare lo spettatore sulla poltrona. Reperibile solo in dvd (buone immagini, i dettagli, la resa dei colori, audio Dolby digital 5.1 coinvolgente), ma senza extra
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