Tre chiavi e una cassaforte: si è rinnovata la tradizione delle Sante croci
Poco prima delle otto, tre chiavi non hanno aperto una semplice cassaforte, ma quella che custodisce la storia del tesoro delle Sante croci in Duomo vecchio. Accade, tradizionalmente, soltanto due volte all’anno: l’ultimo venerdì di quaresima (oggi appunto) e il 14 settembre, festa dell’esaltazione della Santa croce. Le tre chiavi sono affidate al vescovo, guida spirituale e religiosa della comunità, al sindaco, capo del Governo cittadino, e al presidente della Compagnia dei Custodi delle Sante croci, rappresentante dell’intera Civitas; il compito è toccato quindi a mons. Pierantonio Tremolada, a Laura Castelletti e a Filippo Picchio Lechi.
Valore inestimabile
Il tesoro è di inestimabile valore, sia spirituale che materiale, le fonti raccontano la sua storia sin dal 1260. Secondo la tradizione, nel IX secolo il duca Namo donò alla città una reliquia della vera croce di Cristo, ricevuta direttamente da Carlo Magno: essa è il pezzo principale del tesoro, insieme alla sua custodia originale, una stauroteca in argento e legno dell’XI secolo, ed al reliquiario, di pregevolissima manifattura orafa; completano la raccolta la Croce da Campo del Carroccio bresciano (unico esemplare al mondo di tali croci da battaglia), il reliquiario delle Sante spine e quello della croce del vescovo Zane.
La storia
Altrettanto affascinante anche la storia della Compagnia dei Custodi delle Sante croci, attivi da oltre mezzo millennio. Il 3 marzo 1520 all’ordine del giorno di una riunione del Consiglio comunale di Brescia si trova infatti una richiesta avanzata da Mattia Ugoni, vescovo di Famagosta e suffraganeo del vescovo di Brescia Paolo Zane, nella quale il prelato chiede che venga accordata una sovvenzione di cento lire a vantaggio di una confraternita descritta come recentemente costituita in onore del tesoro delle Sante croci del duomo vecchio.
Per quanto riguarda la giornata di oggi, saranno presenti in Cattedrale (dove sono esposte le reliquie) alcune guide turistiche specializzate che, coadiuvate da strumenti multimediali, illustreranno ai visitatori il Tesoro delle Sante croci e la storia della nostra Compagnia.
Alle ore 18.30 padre Padre Giulio Abanese, missionario comboniano e direttore delle comunicazioni sociali della Diocesi di Roma, terrà la sua meditazione su «il mondo capovolto di Dio», al termine della quale il Tesoro verrà riportato in Duomo vecchio.
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