THE TRANSPORTER LEGACY

Regia: Camille Delamarre
Con: Ed Skrein, Ray Stevenson, Loan Chabanol, Gabriella Wright, Tatiana Pajkovic
Genere: azione
Distribuzione: Mustang
Prodotto da Luc Besson, che l’ha pure scritto assieme a Robert Mark Kamen, quello aperto nel 2002 con “Transporter” diretto da Louis Leterrier e Corey Yuen è un trittico di film d’azione (“Transporter: Extreme” del 2005 e “Transporter 3” del 2008, diretti dal solo Leterrier) dai buoni incassi e con il duro Jason Statham nel ruolo di Frank Martin, un ex-marine statunitense e abile guidatore finito ai margini della legalità (e anche oltre: nel primo trasporta merci rubate o scottanti). Una saga che sembrava conclusa, ma che Luc Besson ha riaperto l’anno scorso con questo film di coproduzione franco-cinese cambiando il regista (ora Camille Delamarre) e soprattutto il protagonista: Ed Skrein, attore britannico noto soprattutto per figurare nel cast kolossal (stagione 3 e 5) de “Il Trono di Spade”. Statham non c’è più, ma anche il clima è cambiato in questo che sequel non è, ma neppure tanto un reboot pur se in scena c’è sempre Frank Martin, autista provetto con tanto di Audi. Martin che all’inizio non compare neppure nella sequenza che si svolge sulla Costa Azzurra e che vede alcune giovani ragazze finire ingenuamente adescate da un magnaccia di lusso che le avvierà alla professione.
Si riprende 15 anni dopo e qui Martin alias “il Trasportatore” che ha mantenuto le tre medesime regole di Statham (niente nomi, nessuna domanda, nessuna rinegoziazione del contratto) è ingaggiato da quattro donne perché le porti davanti a una grossa banca e le attenda, solo che loro non sono andate per depositare o ritirare soldi, ma per rapinarla e quindi egli si ritrova invischiato e in fuga con loro che sono mosse dalla volontà di vendicarsi di colui che le aveva avviate al marciapiede. È un thriller e non va detto di più, se non che al gruppetto in fuga e braccato si aggiunge anche il padre di Martin, dal passato ambiguo e la fama, meritata, di cacciatore di gonnelle. Si corre, si fugge, magari ci si ferisce anche o si muore dentro una trama piena di implausibilità e colpettini di scena (era proprio necessario andare alla fine su rocce a picco sul mare?), però se non ci si sottilizza e si storce il naso perché Ed Skrein non ha il carisma di Statham, ma si entra il nel gioco tipicamente alla Besson ci si può anche divertire ed evadere dalle preoccupazioni del quotidiano. Ricchi di extra il dvd e il blu ray: gli special “L'eroe riluttante”, “Accelerazione”, “Cuore spezzato” ed interviste a Ed Skrein, Gabriella Wright, Loan Chabanol, Noemie Lenoir, Ray Stevenson, Tatiana Pajkivic, Yu Wenxia.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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