Storie

TENENTE KOJAK IL CASO NELSON È SUO

Regia: Abby Mann e Charles S. Dubin
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Regia: Abby Mann e Charles S. Dubin 
Con: Telly Savalas, Dan Frazer, Kevin Dobson, George Savalas, Mark Russell, Andre Braugher, Vince Conti    
Genere: serial poliziesco
Distribuzione: Pulp video

CAT CHASER OLTRE OGNI RISCHIO FASCETTA DVD

Dopo aver quasi concluso l’edizione dvd de “Il Santo” (manca solo la seconda metà della prossima stagione, Pulp video porta ora in videoteca un altro noto personaggio televisivo, in questo caso americano e non inglese: Kojak, o meglio Theodore Kojak, detto Theo, interpretato da Telly Savalas e protagonista dell’omonima serie poliziesca, in Italia trasmessa da Raiuno e conosciuta anche come “Il tenente Kojak”, andata in onda per cinque stagioni dal 1973 al 1978 e composta da 118 episodi. Pubblicazione che prende il via però con questo “Tenente Kojak il caso Nelson è suo”, il film pilota della saga di oltre 2 ore di durata mentre a fine mese uscirà il primo cofanetto. Così come il tenente Colombo interpretato da Peter Falk è rimasto nella memoria popolare per l’impermeabile stazzonato e i sigari, Kojak è famoso per essere calvo, la pelata insomma, e per i lecca lecca e nella classifica stilata nel 1999 da TV Guide si piazzò al 18mo posto nella classifica dei 50 più grandi personaggi tv di tutti i tempi. Investigatore del tredicesimo distretto di polizia a sud di Manhattan, tra la prima e la seconda Avenue, Kojak non è però un tipo particolarmente simpatico: ostinato, tenace, dotato di spirito cinico che ogni tanto sfoggia, veste elegante, è incorruttibile, ma è soprattutto un duro con la tendenza ad andare oltre le regole pur di assicurare un criminale di fronte alla giustizia. Di origine greca (come l’attore) e reduce da un matrimonio fallimentare, Kojak, occhiali fumé scuri, si dedica anima e corpo a quello che sembra il suo habitat naturale: la giungla d'asfalto newyorchese in cui rischi e pericoli sono all'ordine del giorno e in cui la corruzione regna anche tra i tutori dell’ordine. La sua passione per i lecca lecca fu dovuta al fatto che all’epoca la pubblicità delle sigarette era stata bandita dalla tv Usa e che era iniziata negli States la lotta contro il fumo: Kojak, che era entrato in scena come fumatore (i preferiti i sigari Panatelas) e di rado qualche sigaro continuò a sfoggiarlo, a partire dall’ottavo episodio della prima stagione si dedicò ai lecca lecca, i Tootsie Pop. I comprimari della saga sono: il braccio destro Bobby Crocker (Kevin Dobson); l'obeso Stavros (interpretato da George Savalas, il fratello di Telly); i detective Saperstein, Rizzo e Prince (interpretati rispettivamente da Mark Russell, Vince Conti e Borah Silver); supervisore del tenente è il capitano Frank McNeil (Dan Frazer) che chiama di tanto in tanto nel suo ufficio il suo subordinato per chiedergli ragione dei suoi metodi non sempre ortodossi. Come Colombo, che giocava psicologicamente e con maliziosa astuzia con i suoi sospettati, anche Kojak, che è stato definito un mix tra il Tibbs di Sidney Poitier e il duro sbirro Rod Steiger,  più che ai consueti metodi e alla pistola si affida alla psicologia, sia pure di tipo differente, angustiando pressante i presunti colpevoli, pedinandoli come un'ombra, anticipando le loro mosse per poi farli cadere in trappola. Il serial, che ha avuto l'apprezzamento delle forze di polizia per il suo realismo, nei suoi 5 anni di vita ha vinto2 Dga Awards, 2 Emmy e 3 Golden Globes, mentre Savalas-Kojak ha ottenuto due Golden Globes e un Emmy, conquistandosi pure la copertina di Newsweek. “Tenente Kojak il caso Nelson è suo”, ora in dvd in versione integrale (le parti reintegrate sono in inglese e bisogna attivare i sottotitoli italiani) , è l’episodio pilota trasmesso nel marzo 1973 (la serie regolare sarebbe partita a ottobre) che in Italia fu però proposto da Rete 4 ben 34 anni dopo, nel 2007.

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La trama, abbastanza intricata e povera d’azione, ma interessante quanto aspra, è ispirata a un fatto vero: il “Caso Wylie-Hoffert", duplice omicidio avvenuto a New York nel 1963 rinominato "The Career Girl Murders". Alla base di esso c’è il ritrovamento in un appartamento di Manhattan dei cadaveri di due giovani donne, Jo Ann Marcus e Kathy Nelson, un caso che resta irrisolto fino a quando un poliziotto del distretto di Brooklyn accorre dopo un tentativo di stupro subito dalla signora Alvarez e arresta il giovane nero Lewis Humes, in verità reo unicamente di disoccupazione, sciatteria e di essere in possesso di una fotografia nella quale il troppo solerte agente ha creduto di individuare una delle due vittime. Tradotto al commissariato, Lewis viene minacciato, ingannato e percosso da agenti decisi ad ottenere la propria affermazione professionale anziché la giustizia e il giovane, in tribunale dopo una lunga e minuta "confessione" corredata da prove artefatte, rischierebbe una pesantissima condanna se il tenente Kojak, messo in sospetto da troppe incongruenze contenute nella confessione che gli appare senza dubbio estorta , non si mettesse a seguire due piste: l'analisi di quanto Lewis ha subito in commissariato e la ricerca del vero assassino con un sospetto: se qualche collega si fosse comportato in modo illegale e se lo stesso procuratore distrettuale carrierista si sia prestato? Per di più Lewis Humes è anche accusato di tentato stupro da una donna che l’avrebbe riconosciuto… Un poliziesco molto buono per come è fatto, realistico, ma anche molto amaro. Il dvd è senza extra.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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