Silvia e Tanja, doppio cambio vita nel nome dei fiori e della natura
Nella Bassa bresciana c’è un angolo di nord Europa: se ci si trova a percorrere la centralissima via XX settembre, alle spalle della parrocchiale, improvvisamente la mente corre all’Inghilterra e alla Germania. Qui, infatti, dal 2018, c’è «Botanica atelier», un negozio di fiori che fa dell’«effetto naturale» la sua cifra.
«Siamo ispirate dalle forme e dall’aspetto della natura - dicono le titolari Tanja Neusser e Silvia Montani -. Ci piacciono le cose un po’ selvagge, non troppo pettinate». E aldilà dell’estetica delle loro creazioni, la storia di Silvia e Tanja parla di cambi di rotta, realizzazione, sogni e amicizia.
Il sodalizio
«Ci siamo conosciute per caso, abbiamo scoperto di avere le stesse idee e gli stessi sogni, e in sei mesi, nonostante ci dicessero che eravamo matte, abbiamo aperto»: tutto è nato alla presentazione di un corso - guarda caso - sulla scoperta dei propri talenti. Si erano già viste, dato che frequentavano la stessa piscina e gli stessi posti, ma non si erano mai parlate. Ed ecco che da un lavoro a coppie tra Silvia e l’amica di Tanja è iniziato tutto.
«Con i se e i ma nella vita non si fa nulla - dicono -. Ci siamo lanciate nel momento in cui entrambe ci sentivamo ferme, ma pronte al futuro».
Il cambio vita
Entrambe, ognuna a suo modo, ha cambiato più volte rotta: Silvia, laureata in architettura, ha capito che quella non era la sua strada e, dopo gli studi a Milano, ha frequentato un corso di progettazione di spazi verdi lavorando con progettisti e fioristi e coltivando il sogno di «aprire uno spazio tutto mio; quando ho conosciuto Tanja ho capito che era il momento. Non lo avrei fatto da sola».
Tanja, nativa di Düsseldorf, ha lavorato nel turismo e si è trasferita nel Bresciano per amore. «E da Desenzano sono arrivata a Ghedi. In Italia ho lavorato prima nel turismo e, poi, per 17 anni, in un’azienda metalmeccanica che aveva bisogno di una madrelingua tedesca, ma soffrivo chiusa in un ufficio». E aggiunge: «Io oso, provo, voglio fare cose nuove. A 50 anni è ricominciata la mia vita».
Il lavoro
Oggi le «botaniche», oltre alla consueta attività di fioriste, realizzano allestimenti per feste, matrimoni e ricorrenze; ospitano corsi e presentazione di libri. E hanno anche organizzato, lo scorso anno, «Il giardino segreto», la mostra-mercato allestita nel giardino del municipio. E quest’anno si replica. Anche in questo caso le parole d’ordine sono state, come dicono loro, «naturale, spontaneità, morbidezza e niente di statico». Che siano complementi d’arredo, vasi, piante, composizioni o profumi per la casa. «Il nostro è un negozio aperto» dicono. E infatti hanno anche un divano.
«Durante il Covid è stato emozionante - ricordano-, abbiamo venduto e consegnato tante piante. È stato toccante trascrivere messaggi intimi e carichi d’affetto». E aggiungono: «Notiamo che poca gente compra piante e fiori per sé, più che altro li regala». «In Germania c’è sempre un mazzo di fiori freschi in casa - sottolinea Tanja -. La natura cura». «Prendendotene cura - aggiunge Silvia - fai bene anche a te stesso».
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