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Serena Archetti porta un pozzo, latte e medicinali in Burkina Faso

Francesca Zani
È il bilancio del recente viaggio della presidente di Oasis. Una donna di Virle, che vuole rimanere anonima, ha donato tutti i farmaci
Al lavoro sul nuovo pozzo costruito dall'associazione Oasis in Burkina Faso - Foto © www.giornaledibrescia.it
Al lavoro sul nuovo pozzo costruito dall'associazione Oasis in Burkina Faso - Foto © www.giornaledibrescia.it
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Un nuovo pozzo essenziale per la vita nel villaggio di Goundì, in Burkina Faso, e la fornitura di preziosissimi medicinali generici per la cura di grandi e piccini, regalati da una donna di Virle che vuole rimanere anonima.

Sono solo le ultime novità che la rezzatese Serena Archetti, presidente dell’associazione Oasis Italia Onlus, ha portato laggiù in occasione di un recente viaggio con un seguito di 131 kg di bagagli, che contenevano anche latte in polvere, una vera manna dal cielo per i neonati.

Layla, figlia di Serena Archetti, con i bambini del villaggio
Layla, figlia di Serena Archetti, con i bambini del villaggio

Un mese di permanenza insieme alla figlia Leyla, 6 anni appena compiuti, ma già coinvolta come tutta la famiglia in questa impresa per gli ultimi. Un’impresa che da sempre vede in prima linea Serena, entrata nell’associazione a 15 anni e, dopo aver percorso tutte le tappe, passata al timone. Archetti non rinuncerebbe mai ai due appuntamenti annuali con i «burkinabè» (uno in estate e l’altro in inverno); solo il Covid l’aveva fermata per un paio di anni. Mesi particolarmente fruttuosi, che la vedono confrontarsi con la sua rodata equipe locale, composta da sette persone, che lei ha cresciuto affinché si potessero occupare di tutte le esigenze del villaggio.

Il pozzo

«Il momento più emozionante di questo viaggio – racconta Serena Archetti – è stato vedere sgorgare l’acqua dal nuovo pozzo, grazie a un progetto costato 10mila euro, cifra interamente coperta dall’associazione friulana Friul Adventures Fiore, molto vicino a Oasis. Individuato il punto migliore dove trivellare per trovare la falda acquifera, un’impresa locale ha effettuato i lavori, posando prima una pompa pulitrice che ha liberato l’acqua dal terriccio sino a renderla limpida e, successivamente, quella definitiva. Per essere sicuri che fosse pulita, l’abbiamo fatta analizzare nella capitale. Un muratore, poi, ha costruito un recinto intorno alla pompa che è pubblica. Le donne ora possono stendere il bucato sul muro di cinta. È stato creato pure un abbeveratoio per gli animali. Questo pozzo – sottolinea Serena – diventerà di sicuro un punto di incontro e socializzazione per le persone».

Oasis prossimamente illustrerà la possibilità per chi lo desidera di partecipare a viaggi solidali che consentiranno conoscere il mondo del volontariato. 

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