Storie

SEDOTTA E ABBANDONATA

Regia: Pietro Germi Con: Lando Buzzanca, Stefania Sandrelli, Aldo Puglisi, Umberto Spadaro, Saro Urzì Genere: commedia Distribuzione: Cristaldi film – Cecchi Gori
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Regia: Pietro Germi
Con: Lando Buzzanca, Stefania Sandrelli, Aldo Puglisi, Umberto Spadaro, Saro Urzì
Genere: commedia
Distribuzione: Cristaldi film – Cecchi Gori
Debutto in blu ray e ristampa in dvd di questo film, secondo di un dittico di film Pietro Germi con la giovane Stefania Sandrelli ambientati in Sicilia che hanno contribuito non poco a cambiare la mentalità degli italiani nei confronti della condizione femminile nel Meridione. “Divorzio all’italiana” del 1961 portava in chiave di commedia all’attenzione della gente l’aberrante legislatura del delitto d’onore in base alla quale chi uccideva la moglie colta in flagrante adulterio, a magari il di lei amante, se la cavava con pochissimi anni di carcere, cosa che appunto avveniva al barone Cefalù (Mastroianni) innamorato della giovane cugina Sandrelli che tentava di far sì che la fedele (e bruttarella) consorte lo tradisse. In “Sedotta e abbandonata” del 1964, il tema trattato è quello del codice penale italiano vigente all'epoca in base al quale il matrimonio cancellava i reati di violenza carnale, circonvenzione d'incapace e reati connessi, rapimento compreso. In un torrido pomeriggio estivo, la Sandrelli si lascia sedurre da Aldo Califano, promesso sposo della sorella Matilde (Paola Ascalone) e quando la giovane viene scoperta incinta cominciano i problemi per il capofamiglia Saro Urzì (premio per il miglior attore a Cannes), integerrimo difensore dell’onore dei suoi che per prima cosa costringe Matilde a lasciare il fidanzato, sostituito con un nobile spiantato. Il punto critico è però che il seduttore non vuole sposare la sedotta, perché una “poco di buono” che gli aveva ceduto facilmente, ragion per cui fugge. Ultima risorsa per Urzì: fa scovare il giovanotto dalla mafia e mandare l’unico figlio Lando Buzzanca a vendicare l’onta (vale lo stesso discorso del delitto d’onore di cui sopra), cosa che però il giovanotto non vuole fare… Conclusione tra il tragico, l’amaro (per Matilde) e il grottesco, ma  il motto “Onore e famiglia” sarà onorato… Notevole l’apparato di extra del dvd (montaggio alternativo, interviste alla Sandrelli e a Buzzanca, i provini della protagonista) e blu ray (gli stessi, ma con in più i ricordi dello sceneggiatore Scarpelli). Quando la commedia all’italiana divertiva nel mentre che denunciava il malcostume.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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