Storie

SE CI SEI BATTI DUE COLPI

Regia: Charles Barton
AA

Regia: Charles Barton
Con: Bud Abbott, Lou Costello, Marjorie Reynolds, Binnie Barnes, John Shelton, Gale Sondergaard
Genere: commedia
Distribuzione: Sinister film

04-SE CI SEI BATTI DUE COLPI - EDIZIONE RESTAURATA_alta


Conosciuti in Italia come Gianni e Pinotto, Bud Abbott e Lou Costello hanno formato negli Anni 40 e prima metà dei 50 una coppia comica di successo (anche se non all’altezza di quella di Stan Laurel e Oliver Hardy, Stanlio e Ollio) che ha girato oltre 30 film, alcuni dei quali parodie del filone fantastico tra fantascienza, fantasy e horror. Uno di essi è appunto questo del 1946 che precede il saporoso e curioso trittico con i mostri classici della Universal già segnalato su questo blog: “Il cervello di Frankenstein” del 1948, “Gianni e Pinotto contro l'uomo invisibile” del 1951 e “Gianni e Pinotto contro il dottor Jekyll” del 1953. Diciassettesimo film del duo, e primo di otto diretti consecutivamente da Charles Barton, è tuttavia abbastanza atipico dal momento che Abbott e Costello non fanno coppia, come già avvenuto nel precedente “Il piccolo gigante”, ma lavorano insieme in poche scene, cosa di cui risente la qualità generale del prodotto: il fatto è che in quel periodo i due avevano litigato, non andavano d’accordo ed erano decisi a dividersi e a non lavorare mai più insieme.

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Come sarebbe anni dopo accaduto a Sean Connery, che aveva detto “mai dire mai “ di fronte alla prospettiva di tornare a indossare i panni di James Bond e cambiò idea di fronte ad un più che cospicuo cachet, anche a loro venne fatta un’offerta cui non seppero resistere. La vicenda prende il via durante la Rivoluzione americana e vede Horatio Prim (Costello) e Melody Allen (Marjorie Reynolds) condannati a morte come traditori per un tragico equivoco. Infatti non erano affatto tali, anzi Horatio aveva una lettera di encomio del generale George Washington che testimoniava come fosse un eroico patriota e che aveva nascosto in un orologio, che  però    era stato nascosto per gelosia –amava la stessa cameriera - da Cuthbert Greenway (Abbott), maggiordomo del ricco padrone di casa. E non è finita perché il capo delle forze coloniale lancia una maledizione sui due, i cui cadaveri sono stati gettato in un pozzo   della proprietà dove sarebbero rimasti confinati finché non fosse stata dimostrata la loro innocenza. Passano gli anni, si arriva ai nostri giorni (si fa per dire: era il 1946), la casa viene ricostruita e riarredata con gli antichi mobili dallo psichiatra dottor Greenway (sempre Abbott), discendente del maggiordomo. A questo punto i due fantasmi, portando scompiglio tra gli abitanti, entrano nella dimora per cercare la lettera, che però non è lì, ma che Greenway sa dove sia finita: farà come l’antenato? Il film è proposto in dvd in edizione restaurata e integrale con l’aggiunta delle scene tagliate a suo tempo in Italia e sottititoalte; per extra solo il trailer.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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