Sangue e fuoco a Cerveno, nella Santa Crus per la prima volta alle 3 di notte

La replica notturna si è conclusa con la crocifissione al cospetto della Concarena, poco prima dell’alba. Un’edizione inedita e suggestiva, che ha lasciato senza fiato migliaia di spettatori
Cerveno, prossima Santa Crus nel 2034
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La Santa Crus è il sangue che sgorga da sotto una porta. È l’odore di fumo che entra nei vestiti. È il fuoco dei bracieri che brilla negli occhi dei bambini, in corteo con i simboli del flagello montati sulle aste più alte di loro. È un regista teatrale seduto a terra, davanti al santuario delle Capèle, in adorazione di un Cristo fustigato che è stato anche una sua creatura.

La Santa Crus, per la prima volta, questa notte è stata anche il buio. Quel buio brutale, in cui pullulano i soldati con gli stivali a sonagli e le smorfie inquietanti. È l’oscurità che serpeggia dentro ognuno di noi e che fa paura.

Santa Crus 2024, il regista Giacomo Andrico inginocchiato davanti alla prima stazione
Santa Crus 2024, il regista Giacomo Andrico inginocchiato davanti alla prima stazione

In scena alle 3 di notte

Appuntamento alle tre in punto per la prima stazione della replica di una Via Crucis vivente unica in Italia, forse nel mondo. Il cielo nero schiaccia come un coperchio la vallata tra la Concarena e il Pizzo Badile, mentre a terra sobbollono migliaia di persone (si stima oltre 10mila), in arrivo a Cerveno come pellegrini. Scendono dalle auto e dagli autobus, in tenuta da trekking, e sfidano il sonno per prendere parte a quello che, anche stavolta come lo scorso 26 maggio alla rappresentazione in diurna, è un gigantesco e suggestivo rito collettivo.

Santa Crus 2024, migliaia di spettatori assiepati per le vie di Cerveno
Santa Crus 2024, migliaia di spettatori assiepati per le vie di Cerveno

Una celebrazione vissuta di pancia, con gli occhi lucidi e il silenzio che impasta le gole: un affare che riguarda in primis i cervenesi, compatti come un unico corpo e totalmente dentro ai 170 personaggi (oltre che nelle centinaia di volontari, fuochisti, addetti alle luci, organizzatori).

Durante la messa in scena la Santa Crus diventa anche un affare del gregge di spettatori che si accalcano nei vicoli del borgo, rinzeppano ogni vuoto all’avvicinarsi del corteo - stazione dopo stazione - e poi lasciano il silenzio dietro lo scalpiccio dei loro piedi.

  • Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna
    Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna - Foto BAMSphoto
  • Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna
    Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna - Foto BAMSphoto
  • Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna
    Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna - Foto BAMSphoto
  • Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna
    Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna - Foto BAMSphoto
  • Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna
    Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna - Foto BAMSphoto
  • Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna
    Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna - Foto BAMSphoto
  • Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna
    Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna - Foto BAMSphoto
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    Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna - Foto BAMSphoto
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    Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna - Foto BAMSphoto
  • Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna
    Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna - Foto BAMSphoto
  • Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna
    Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna - Foto BAMSphoto
  • Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna
    Santa Crus 2024, sangue e tenebre nell'edizione notturna - Foto BAMSphoto

I rumori della Via Crucis vivente

Santa Crus è anche rumore. Dalle martellate dei manovali che costruiscono la croce, fino ai colpi secchi e spietati per affondare i chiodi nella carne del Cristo. In mezzo, il clangore delle catene e il tonfo ritmico e sordo dei bastoni di legno degli sgherri, somiglianti in modo impressionante alle statue di Beniamino Simoni.

Santa Crus 2024, inginocchiato sulla destra Alberto Guarinoni, che ha interpretato Cristo per 5 edizioni
Santa Crus 2024, inginocchiato sulla destra Alberto Guarinoni, che ha interpretato Cristo per 5 edizioni

Ma anche le melodie, strazianti, composte da Piercarlo Gatti e interpretate magistralmente dai coristi, quasi un centinaio. E poi ci sono le voci, a tratti balsamo e a tratti frustate, di Luciano Bertoli, Mauro Avogadro e Anna Scola: in filodiffusione per il paese, entrano pure nelle pietre dei muri.

A incorniciare tutto è l’acqua di decine di fontane, che gorgoglia incessante, mentre il torrente Re scroscia fragoroso sotto i ponticelli. E infine, il suono è quello della natura che si risveglia, così come il regista Giacomo Andrico ha voluto: poco dopo le 5, mentre il sole è ancora un pensiero e l’alba si intrufola nell’erba fradicia, migliaia di uccellini iniziano a cantare. «La notte è avanzata, il giorno è vicino».

La crocifissione

  • Santa Crus 2024, la crocifissione ai piedi della Concarena
    Santa Crus 2024, la crocifissione ai piedi della Concarena
  • Santa Crus 2024, la crocifissione ai piedi della Concarena
    Santa Crus 2024, la crocifissione ai piedi della Concarena
  • Santa Crus 2024, la crocifissione ai piedi della Concarena
    Santa Crus 2024, la crocifissione ai piedi della Concarena
  • Santa Crus 2024, la crocifissione ai piedi della Concarena
    Santa Crus 2024, la crocifissione ai piedi della Concarena
  • Santa Crus 2024, la crocifissione ai piedi della Concarena
    Santa Crus 2024, la crocifissione ai piedi della Concarena
  • Santa Crus 2024, la crocifissione ai piedi della Concarena
    Santa Crus 2024, la crocifissione ai piedi della Concarena

Il momento della crocifissione, genuflessa su un pratone ai piedi del massiccio della Concarena, è il culmine. La luna, un calante spicchio sottile, è pronta a uscire di scena. Gesù, interpretato bene dal giovanissimo Thomas Gelmini, muore sulla croce centrale, mozzando il fiato in migliaia di labbra. I figuranti cadono in ginocchio e la folla è impietrita, una donna si tappa la bocca con la mano, proprio come il gruppo di prefiche vestite di nero. Piange Maria, al fianco del figlio dalla prima stazione. La Maddalena accoglie nel suo grembo la testa di Gesù, appena deposto, mentre le discepole stringono al petto le vesti dai colori squillanti.
Il miracolo pagano della Santa Crus si è rinnovato, anche stavolta. Ora l'appuntamento è tra 10 anni, a maggio 2034.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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