Record mondiale di parrucchieri a Ibiza: perché c’entra anche Brescia
Rivederli dall’alto, gli oltre 600 parrucchieri che brulicavano nel paseo di Vara de Rey, fa un certo effetto. A Ibiza si è fatta la storia: lo scorso 8 ottobre è stato stabilito un nuovo record mondiale, con tanto di certificazione del «Guinness World Records».
La «catena di hairstylist» più lunga di sempre ha frantumato quello precedente, che si era fermato a 130. Quelli omologati dagli zelanti giudici sono stati alla fine 479, dislocati lungo un perimetro di 348 metri.
L’iniziativa
Ideatrice e promotrice dell’iniziativa è stata la comasca «Z.One Concept», azienda produttrice di prodotti per capelli, attiva nel mercato italiano e internazionale. Quest’anno festeggia il venticinquesimo anniversario dalla sua fondazione, avvenuta nel 1999. E sempre nel ’99 Ibiza è stata dichiarata Patrimonio dell’umanità dall’Unesco: è nato così il binomio.
I bresciani
Sui circa 600 partecipanti, provenienti da 37 Paesi, 14 risiedono nella nostra provincia. A chiamarli a raccolta è stata «Spazio6», concessionaria di «Z.One Concept» a Brescia, Mantova, Cremona e Piacenza. «Ma la componente bresciana, nel nostro caso, era la più numerosa» racconta Andrea Baronchelli, socio della S.r.l. con sede a Lonato del Garda insieme ad Antonio Ruggeri e Fabio Bondi.
Montichiari, Castel Mella, ma anche Cologne, Rovato, Calvagese, Manerba e Nave, oltre ovviamente a Brescia città: una rappresentanza nutrita e variegata.
L’annuncio del record
Per una decina di minuti, i parrucchieri che hanno contribuito a stabilire il record hanno acconciato simultaneamente uno o più volontari, registratisi spontaneamente su un sito web creato ad hoc per l’occasione.
La conferma ufficiale è arrivata intorno all’1 al Pacha, storico locale dell’isola. «Hanno organizzato un party esclusivo» racconta Alessandro Lombardi, uno dei partecipanti e titolare del salone «Da Ale» a Montichiari: «Verso la fine della serata è apparso il giudice sul palco con la targa, annunciandoci che avevamo battuto il record: non ce l’aspettavamo, è stato un bel momento».
Controlli meticolosi
Per l’omologazione del record nulla è stato lasciato al caso. I controlli, assicura Alessandro, sono stati meticolosissimi: «Abbiamo scaricato un’applicazione sui nostri smartphone, la quale ha generato un Qr code che abbiamo utilizzato come strumento di riconoscimento insieme a un documento d’identità al varco d’accesso».
Quando tutti i parrucchieri hanno preso possesso delle rispettive postazioni, si è entrati nel vivo: «A quel punto hanno aperto altri tre varchi, dai quali hanno fatto il loro ingresso i modelli e le modelle volontari». Tra acconciatori, accompagnatori e acconciati si sono sfiorate le 2.000 unità, altro dato che certifica il successo dell’iniziativa.
Tutto in dieci minuti
I tavoli, spiega Alessandro, erano disposti a quadrato: «Con tutto il materiale – specchi e accessori – già predisposto: l’organizzazione è stata certosina». Prima del via alle danze, i giudici hanno scattato una foto a tutti i modelli: «Ci è stata data l’indicazione di lavorare per almeno dieci minuti, al termine dei quali è stata fatta un’altra fotografia, per testimoniare che il lavoro fosse effettivamente stato ultimato e che non ci fossero irregolarità».
Rispetto al numero iniziale di partecipanti (circa 600), come detto, l’omologazione è avvenuta per 479 di loro. Tanto è bastato per stabilire un record che parla anche bresciano.
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