Quei bresciani internati nel limbo sconfinato di Zonderwater
Nel campo di prigionia in Sudafrica tra il 1941 e il 1947 furono reclusi 100mila militari italiani
Al campo: prigionieri pronti a una sfida di pallone - Foto Ass. zonderwater block
Zonderwater vuol dire «senza acqua» in afrikaans, quel miscuglio di olandese e inglese parlato in Sudafrica. E proprio vicino a Pretoria sorse tra l’aprile 1941 e il febbraio 1947 il campo di prigionia alleato che con quel nome non evocava nulla di buono. Gli inglesi vi confinarono 100mila tra soldati e coloni civili italiani, fatti prigionieri tra Libia e Africa Orientale. Una città nel nulla, la più grande struttura di detenzione per italiani mai esistita, organizzata in sottocampi, con 30 mig
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