Famiglie e sicurezza sono la forza di Leno
Prima tappa del nuovo viaggio del Giornale di Brescia nel territorio per presentare i risultati dal Rapporto sulla qualità della vita.
Si parte venerdì sera da Leno. L’obiettivo è lo stesso di sempre: discutere dei punti di forza e delle debolezze del Comune protagonista della serata. Senza alcuna volontà di giudizio, con il solo intento di offrire spunti di riflessione sul presente e sul futuro della comunità, partendo da alcuni dati precisi sui diversi aspetti che contribuiscono a determinare la qualità del vivere in un luogo. Leno, nella classifica finale, si colloca al 15° posto.
Venerdì 26 gennaio, alle 20.30, nella Sala Linetti di via Tovini 9, ne parleranno il sindaco Cristina Tedaldi, il direttore territoriale Brescia Sud, Cremona e Mantova di Ubi Banca Sergio Silva Barradas e il nostro direttore Nunzia Vallini, coordinati dal vice caporedattore Claudio Venturelli. All’incontro - aperto a tutti - è prevista la partecipazione anche di alcuni ospiti, che rappresentano le realtà associative e la società civile lenese. Vediamo, in sintesi, la condizione di Leno così come emerge dalla nostra indagine.
La cittadina della Bassa centrale si segnala positivamente, in modo particolare, per la popolazione (terzo posto) e la sicurezza (secondo). Leno, fra i 38 paesi considerati, ha il più alto numero medio di componenti per famiglia, 2,61. Del resto, può anche vantare una buona natalità e un sostenuto flusso di immigrati regolari. Quanto alla sicurezza, Leno è sempre ai primi posti come basso numero di furti in abitazione, rapine, delitti denunciati e danneggiamenti. C’è qualche problema, invece, per l’ambiente (26° posto). Il paese risulta penalizzato soprattutto per la gestione dei rifiuti, mentre la qualità dell’aria e quella dell’acqua sono discrete.
Ancora peggio la situazione per quanto riguarda l’economia e il lavoro: 31° posto. Così così lo spirito imprenditoriale, maluccio i fallimenti, ancora alto il livello delle domande di disoccupazione, non benissimo gli avviamenti al lavoro. Vedremo durante il dibattito se e quanto la crisi sta ancora mordendo il tessuto sociale ed economico della cittadina. Anche il tenore di vita è un punto debole di Leno, che occupa la 32esima posizione della classifica relativa. Basso il reddito pro capite (13mila euro), abbastanza alto il costo della casa, poche le auto nuove immatricolate, di bassa classifica la spesa sociale.
Veniamo ai servizi. In questo settore Leno è addirittura al 36° posto, penalizzato dai posti nelle strutture socio-sanitarie e in quelle per la prima infanzia, dal basso numero degli sportelli bancari e delle farmacie. Infine il tempo libero. Leno è al 30° gradino. Colpa del penultimo posto nella spesa comunale destinata allo sport e alla ricreazione, del basso numero delle associazioni iscritte al Coni e dei bar, della posizione di metà classifica per gli utenti della biblioteca. Per discuterne, appuntamento a venerdì sera.
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