Premio Bulloni 2024, Margherita Rocco e i suoi 30 anni per gli altri
«Ci sarebbero tante persone cui andrebbe un riconoscimento prima di me»: Margherita Rocco non nasconde un po’ di imbarazzo per l’attribuzione della Medaglia d’oro, riconoscimento collegato al Premio Bulloni, nonostante i trent’anni nel volontariato.
Oggi è coordinatrice della Caritas di Passirano-Camignone e fa parte del Forum del terzo settore, ma in passato ha contribuito alla fondazione di importanti realtà come la cooperativa «Fraternità» di Ospitaletto, l’associazione «Rete assistenza persone disagiate» e più di recente «Il sogno» di Gardone Val Trompia e il «Comitato intessere per il disagio minorile». Dopo la crisi del 2008 ha fondato con altri l’associazione «Dignità e lavoro» per favorire l’occupazione di persone in gravi difficoltà, inventando progetti e strumenti per dar loro un aiuto concreto. È stata anche nel consiglio di Casa di Dio.
La sua attenzione agli ultimi «nasce dal desiderio forte che ho sempre avuto e che mi è stato insegnato in famiglia, di aiutare le persone a uscire dalle situazioni di difficoltà, di povertà e marginalità - spiega -. Solo mio papà lavorava ed è stato solo l’ascensore sociale ad aiutarci a uscire da quella condizione.
Poi, con questa eredità culturale, ho fatto di tutto per costruire reti di aiuti, ho lavorato insieme agli altri per gli altri da credente convinta e mi rifaccio alle parole del Papa: per uscire dalla povertà servono creatività, Vangelo e cura». Margherita è anche convinta che oggi servirebbero più persone a credere nella solidarietà.
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