Premio Bulloni 2024, il gesto eroico di Luca Battel
Una delle tre medaglie d’oro di quest’anno va a Luca Battel, 41enne di Castelcovati che un anno fa non si è voltato dall’altra parte davanti alla richiesta d’aiuto di una ragazza che, per strada, stava litigando animatamente con il suo ex. Ha agito senza esitazione e prendendosi pure un sacco di botte nella colluttazione, rimettendoci una caviglia che ancora fa male nonostante i mesi di operazioni e fisioterapia.
Un gesto «che rifarei se necessario - ha detto - perché penso alle mie due bambine», quelle piccole di tre e nove anni che, con sua moglie, hanno assistito alla scena, rimanendone scioccate.
«Quell’uomo, che era sicuramente ubriaco, mi ha prima minacciato di morte, poi quando mi sono girato per guardare la mia famiglia in auto, fuori dal cancello di casa, mi ha colpito alle spalle con un pugno e sono caduto a terra, perdendo i sensi. Quando mi sono ripreso ho visto che si stava dirigendo verso mia moglie e, nonostante la caviglia rotta, grazie ad un altro giovane e ai carabinieri, sono riuscito a far allontanare quel violento».
Grato per la medaglia che la città di Brescia gli dona, Battel vuole dedicarla a sua moglie e alle sue due piccole che gli hanno fatto «da piccole infermiere. Alle ragazze che ho incontrato a scuola, dopo l’accaduto, ho cercato di far capire che è meglio agire prima che le relazioni diventino malate, denunciare i violenti prima che le situazioni precipitino». L’unica sua amarezza e preoccupazione è «vedere l’uomo che lo ha colpito girare indisturbato per il paese».
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