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Perché gli scout usano l’uniforme e non la divisa

Giulia Sambrici
Anche la scelta lessicale è importante: non è solo l’abbigliamento che tutti devono indossare, è un simbolo di uguaglianza, di fratellanza e di unità
Un gruppo scout © www.giornaledibrescia.it
Un gruppo scout © www.giornaledibrescia.it
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A tutti è capitato almeno una volta di vedere degli scout in pantaloncini corti, anche a dicembre e a prescindere che ci sia neve, pioggia o faccia un freddo da far battere i denti. C’è un motivo bene preciso dietro a questa scelta all’apparenza incosciente, la volontà di indossare l’uniforme: uno dei simboli più importanti per lo scoutismo.

È importante precisare: non si parla mai di divisa, la parola corretta è uniforme. Un termine che racchiude un significato molto profondo e che gioca un ruolo fondamentale nell’educazione e nella formazione di ogni scout. Ma perché è così importante e perché il termine divisa non viene mai utilizzato? Quando entri in un gruppo scout, il primo gesto che segna davvero l'appartenenza è proprio quello di indossare l'uniforme.

Uniformi scout © www.giornaledibrescia.it
Uniformi scout © www.giornaledibrescia.it

Il suo valore va ben oltre l’aspetto estetico: non è solo l’abbigliamento che tutti devono indossare, è un simbolo di uguaglianza, di fratellanza e di unità. La regola per cui tutti gli scout indossano gli stessi vestiti è motivata dal voler eliminare le differenze sociali, economiche o culturali. In altre parole, l’uniforme ha il compito di livellare le diversità e di creare un senso di comunità: nessuno è giudicato in base a ciò che indossa o al suo status sociale.

Unione

L’uniforme diventa il ponte che unisce i membri del gruppo, unificando il loro scopo e il loro impegno. Ogni scout, indipendentemente dalla sua provenienza, condivide lo stesso simbolo di appartenenza, che non fa distinzione tra individui, ma li unisce sotto un’unica bandiera. Rappresenta il rispetto per tutti, e permette di focalizzarsi sugli aspetti che davvero contano: la crescita personale, il servizio e il contributo alla comunità.

Molti quando pensano a ciò che gli scout indossano, parlano di divisa, ma per i membri del movimento scout questo termine è scorretto perché evoca l’idea di qualcosa che separa, che distingue, che crea una differenza tra chi indossa quello specifico abbigliamento e chi non lo indossa; un concetto che va contro la filosofia dello scoutismo. L’uniforme ha un valore educativo preciso: sottolinea l’idea che, pur nelle diversità individuali, tutti sono parte dello stesso gruppo. Non c’è una gerarchia visibile attraverso l’abbigliamento, ma solo una connessione che lega ogni singolo membro del gruppo.

Attenzione però, indossare l’uniforme non vuol dire uniformarsi alle regole senza sviluppare personalità, piuttosto è un modo per essere uniti tra di noi, pur rispettando le diversità che ognuno porta con sé. Ogni indumento ha un suo significato: il «fazzolettone», che viene legato intorno al collo, rappresenta un segno di appartenenza al gruppo e alla comunità scout, la promessa che lega il giovane alla scelta di intraprendere e continuare questo percorso. Poi ci sono i pantaloni corti di velluto, le calze fin sotto al ginocchio e la camicia con il suo caratteristico color azzurro cielo.

La storia

Ogni distintivo, le medaglie e le cuciture raccontano una parte della storia dell’individuo e del gruppo scout a cui appartiene. Sono simboli di esperienze vissute insieme, di competenze acquisite e di traguardi raggiunti. L’uniforme è un simbolo di coesione, ma anche di responsabilità: ognuno è chiamato a vivere con onore e serietà l’impegno di essere scout

È come portare con sé un pezzo di storia personale e collettiva. Ogni scout sa che, quando indossa la propria uniforme, non è solo rappresentante di un gruppo locale, ma è orgoglioso di far parte di una realtà più ampia: una grande famiglia internazionale che si riconosce in ideali comuni come rispetto per l’ambiente, servizio verso gli altri e impegno per la pace.

Il gruppo scout di Gardone Valtrompia © www.giornaledibrescia.it
Il gruppo scout di Gardone Valtrompia © www.giornaledibrescia.it

Indossare l’uniforme significa partecipare a una «missione» che va al di là del contesto immediato: quella di contribuire al benessere dell'umanità e al miglioramento del mondo in cui viviamo. È un elemento che dà fiducia, che fa sentire l’individuo parte di un gruppo che si rispetta e che si impegna ogni giorno per fare del bene.

Per questo l’uniforme non può essere qualcosa che separa, è un collante che lega ogni individuo agli altri, creando una comunità che cresce insieme, che si supporta e che lavora per un futuro migliore, consapevole dell'importanza di fare la propria parte in un mondo che ha bisogno di più compassione, collaborazione e solidarietà.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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