«Orgogliosi del percorso fatto da nostro figlio»
Sono il papà di Davide che è il terzo di quattro figli, io e mia moglie abbiamo cercato di far crescere i nostri figli con gli stessi valori, la stessa educazione, ma ogni pianta cresce in modo e tempi diversi. Davide è un ragazzo in gamba ma esuberante ed è stato sospeso.
Quando è successo mi ha detto: "Sai papà che non è poi così male, mi faccio una settimana a casa, guardo il telefono, dormo, non faccio niente", ma poi la scuola lo ha invitato a fare un’esperienza all’associazione gruppo volontari Brescia tre di San Polo, ha così avuto modo di incontrare persone speciali, volontari, e fare qualcosa di utile e concreto.
La prima sera Davide torna a casa e mi dice: "Papà, sai che all’associazione ci sono i volontari che non prendono nulla per quello che fanno, neanche un euro". Io gli ho detto: "Sei sicuro che non ricevono nulla?". Lui dice: "Ma, non lo so, forse sono contenti per quello che fanno e ricevono sorrisi". Ecco in quel momento ho percepito che Davide aveva capito.
L’esperienza di Davide
Quindi io e mia moglie siamo particolarmente contenti di questa esperienza, di questa possibilità che nostro figlio ha avuto, di poter fare qualcosa di così importante per la sua crescita e di non essere stato tagliato fuori, anzi di aver potuto entrare in contatto con il mondo del volontariato.
In merito alla sospensione classica io e mia moglie pensiamo che spesso serva a poco, forse isola ancora di più i ragazzi. Gli viene messo un bollino che difficilmente riusciranno a togliersi, quindi siamo assolutamente contenti di questa esperienza.
Papà di Davide, studente di Scuola Bottega
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