Mi spiace Harry, io sto con la Regina
Io sto con la regina Elisabetta, senza se e senza ma. Non ho avuto neppure un tentennamento. Mettetevi nei suoi panni diamine. Quella povera donna da decenni porta la corona, con buona pace della sua cervicale, e ultranovantenne deve pensare ancora a tutto lei. E il suo nipotino Harry cosa le combina? Si è stufato di far parte della famiglia reale, vuole guadagnarsi da vivere da solo.
Per farlo sceglie il periodo peggiore. Perché le feste natalizie sono una fatica per tutti, figuriamoci per Elisabetta. L’albero di Natale è sempre in uno scatolone troppo in alto, le lucine che andavano lo scorso anno si sono bruciate: chissà cosa c’è nelle cantine di Buckingham Palace, andate a trovarlo voi quell’addobbo che le piace tanto. Ci sono poi tutti i parenti da invitare, chiama questo, chiama quello, il duca di Kent che non sai mai chi porta, fino all’ultimo non si riesce a decidere i posti a tavola.
In mezzo a questo delirio nonna Betty fa chiamare il nipotino: mi raccomando la puntualità che alle 12 esatte siamo a tavola, lo sai che il nonno ci tiene. E lui? Neanche risponde. Se ne sta in vacanza per sei settimane, mai successo nella famiglia reale, che ovviamente non lavora ma neppure si dichiara sempre in ferie. Lo stile è lo stile. Arriva il Natale e nessuno le dice niente. Una giornata d’inferno, la regina si cambia ben sette volte, tra un cappellino, una scarpetta abbinata perde il conteggio dei parenti. Ma Harry dov’era seduto? si chiede a tarda ora mentre sorseggia una coppa di champagne che le concilia il sonno. È in America le dicono. Ah ok, pensa mentre si addormenta, è andato a visitare le colonie.
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