StorieValsabbia

Dall’Ohio alla Valsabbia per ritrovare le radici dei Pasini d’America

A oltre un secolo dalla partenza dei bisnonni, l’incontro fra Rick, la moglie Debbie e i parenti bresciani a Provaglio Valsabbia
L'incontro - © www.giornaledibrescia.it
L'incontro - © www.giornaledibrescia.it
AA

«Back to the roots». Espressione più che calzante per parlare del viaggio a ritroso compiuto dai discendenti dei Pasini d’America tornati a Provaglio Valsabbia, ennesimo capitolo di un intreccio che da oltre un secolo lega, sulle opposte rive dell’Altantico, i pronipoti di Giuseppe e Pierina Pasini, emigrati in Pennsylvania a inizio ’900.

Un filo mai del tutto interrotto, solo assottigliato nei decenni, scandito da ripetute occasioni d’incontro. La prima risalente agli Anni ’60, una seconda al 2002, l’ultima a martedì scorso.

Tutto ebbe inizio nel 1902, quando Giuseppe Pasini da Barghe salpò 15enne per Ellis Island, si stabilì in Pennsylvania e trovò lavoro, allora scarso in Valsabbia, come minatore. Messi via un po’ di soldi, tornò a casa solo nel 1913. A Provaglio conobbe Pierina, anche lei Pasini da nubile: i due si piacquero e vissero per nove anni un amore a distanza. Lui in cerca di fortuna negli Usa, lei in attesa del suo ritorno a Provaglio. Si sposarono nel 1922 e si trasferirono in America per costruirvi un futuro insieme. Ebbero quattro figli: Alfred, Nellie, Lena e Nino. Purtroppo Pierina morì giovane, ma pur nelle difficoltà la famiglia rimase unita e crebbe.

Ritorni

Nel 2002 Alfred J. Pasini, figlio di Alfred, riuscì - cento anni dopo la partenza del nonno -, a ristabilire i contatti con i Pasini di Provaglio Valsabbia, dove tornò carico di emozioni, ritrovando i discendenti dei nonni, Giuseppe, Annunciata e Erminia.

I Pasini d'America
I Pasini d'America

A distanza di quasi un quarto di secolo anche Rick LoPresti, nipote di Lena, di casa in Ohio, ha avvertito il desiderio di «tornare»: lo ha fatto questa settimana con la moglie Debbie, approfittando delle vacanze in Italia. Allora, come già Alfred nel 2002, ha chiesto al GdB di fare da ponte per rintracciare i lontani congiunti. E grazie al prezioso impegno del sindaco Massimo Mattei - ben lieto di accogliere dei «provagliesi d’America», cui ha voluto far dono del volume con la storia del paese -, l’antico legame si è presto riannodato.

L’incontro

Martedì è stato il giorno del nuovo rendez-vous. Rick e Debbie - genitori di Micheal, entrambi giovani pensionati e impegnati nel volontariato - sono stati accolti a braccia aperte dai fratelli Fabrizio e Maria Assunta Pasini - i congiunti più stretti - e da tutti i loro cari che li hanno ospitati a pranzo all’Elios (il locale di famiglia). E i ricordi sono sbocciati tra casoncelli alla bresciana e brindisi con vino nostrano, tra i quali è giunto anche il saluto via videochiamata dagli States del cugino Alfred. A commuovere Rick in particolare i nitidi ricordi di Maria Assunta relativi al più risalente dei ritorni, quello di sua nonna Lena: «Quando venne a Provaglio nel 1960, ero una bimba di 10 anni: dormì a casa nostra. Mi fece doni dall’America. Vestitini e, per la Cresima, due dollari, che ancora conservo tra le cose più care».

«É un privilegio per me essere qui nel luogo delle mie origini - ha commentato Rick, accanto a un’entusiasta Debbie - adoro queste persone e mi sento onorato dell’accoglienza che ci hanno riservato e che ci consente di essere di nuovo tutti insieme». Un legame destinato di certo a rinnovarsi. Magari con una visita in quegli Usa che tanto diedero a Giuseppe e Pierina.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato

Icona Newsletter

@I bresciani siamo noi

Brescia la forte, Brescia la ferrea: volti, persone e storie nella Leonessa d’Italia.