«Arrivo dove voglio», anche con la Sma: la storia di Carla Montanari

Si chiama «Arrivo dove voglio» e sulla copertina c’è Carla, sulla sua sedia a rotelle, con un sorriso forte e deciso: è il libro che racconta la storia di vita di Carla Montanari, 71 anni di Montichiari, affetta da Sma (atrofia muscolare spinale), Cavaliere dell’ordine al merito della Repubblica italiana, instancabile volontaria e fondatrice, assieme al marito Nicola Colosio, dell’associazione «Sapso».
L’incontro
L’autrice è Manuela Zanotti, nutrizionista al centro Don Serafino Ronchi di Vighizzolo, dove svolge anche attività ludico motoria in acqua per bambini con disabilità. È proprio lì, al centro, che «incontra» la storia di Carla, tramite Nicola: ne comprende l’eccezionalità della forza e della fiducia che può trasmettere ad altri, e stabilisce che va assolutamente raccontata, mettendosi a disposizione per farlo.
Il volume
Nasce, così, questo libro benefico, che si può già ordinare sul sito della casa editrice e che verrà presentato nei prossimi mesi attraverso l’organizzazione di incontri: l’acquisto sosterrà l’associazione «Sapso, Sanità privata sostenibile», presieduta da Nicola Colosio e impegnata nel finanziare le spese per le sedute di fisioterapia di persone con disabilità (basti pensare che in questo momento «Sapso» sostiene la fisioterapia di 8 bambini e 4 adulti).
«L’autrice, per diversi mesi, la domenica, ci ha intervistati, ma l’aspetto importante è che ha intervistato anche gli amici di Carla e tutte le persone che la supportano – racconta Nicola –. Il nostro intento, insieme all’autrice, è stato quello di narrare la sua vita, che non è resa straordinaria dalla malattia, ma dal suo modo di affrontarla, con la speranza che sia utile a persone alle prese con lotte simili».
La forza
Fra le pagine, scorrono 71 anni di battaglia quotidiana con una patologia progressiva, comparsa da subito, sin dal primo anno di vita: oggi la protagonista è la persona con Sma più longeva d’Italia, quindi certamente la forza non le manca. Ma non ha deciso di tenerla tutta per sé: «Il titolo di Cavaliere le è stato conferito perché impegnata da sempre nel volontariato – continua Nicola che, accanto a lei dal 1996, condivide una quotidianità non facile, ma vissuta con quel sorriso resiliente, che infonde forza a chi la circonda –. Le battaglie, come dice Carla, non si combattono mai da soli, altrimenti si perde sempre, ed è proprio questa visione che caratterizza la sua vita su più versanti: è circondata da persone che la supportano nelle sfide quotidiane e per le quali lei è uno stimolo di resilienza e, dall’altra parte, le lotte, la sensibilizzazione e le iniziative per i diritti delle persone con disabilità non le ha mai condotte solo per sé, bensì pensando anche a tutti gli altri. Insomma, si combatte, ma mai da soli e mai solo per se stessi».
In copertina
«Arrivo dove voglio è la narrazione di un’impresa estrema e forte, positiva e piena di risate e commozione. Non è una favoletta, ma un grido di fiducia e speranza per tutti. Una storia con le ali, che può fare aprire le ali», sono le parole che, sulla copertina, accompagnano il sorriso di Carla.
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