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Moltiplicare le piante di casa: ecco come ho fatto delle talee

Armatevi di barattoli di vetro, acqua, forbici e delle piante che nella vostra casa risultano essere le più rigogliose
  • Moltiplicare una pilea
    Moltiplicare una pilea
  • Moltiplicare una pilea
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    Moltiplicare una pilea
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    Moltiplicare una pilea
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    Moltiplicare una pilea
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    Moltiplicare una pilea
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Archiviati marzo e aprile quando, come dicevano i nostri «vecchi», «taca anche il manec del badil» (attecchisce, fa radici, anche il manico del badile) posso dire che il detto in fondo un po’ vero è: sarà il clima, sarà la natura che si sveglia, ma le talee in primavera vengono veramente bene.

Quest’anno ci ho provato anche con le piante da interni, nella fattispecie con Rhipsalis, Pilea e Monstera adansonii.
La seconda e la terza perchè troppo cresciute, la prima perchè ferma (ma sana) da troppo. Una influencer «verde» che seguo su Instagram infatti consiglia di fare sempre «back up» (sì, come per i file!) delle sue piante in caso di malattie o morti improvvise.

Ed ecco che ho sfrattato la begonia maculata (che, appunto, ha un fungo) dal vaso Frida e ci ho piazzato rametti di Rhipsalis che si sono staccati durante uno dei suoi «bagnetti». Li ho messi in un vasetto con del terriccio e ho tenuto umido: in poche settimane, cosa che non era successa nei mesi scorsi, ho notati minuscoli rametti spuntare. Un buon segno.

  • Moltiplicare la Rhipsalis
    Moltiplicare la Rhipsalis
  • Moltiplicare la Rhipsalis
    Moltiplicare la Rhipsalis

La pilea poi mi ha dato grandi soddisfazioni: è arrivata la scorsa estate ed ha lavorato molto, è cresciuta ed ha prodotto molti «figli» che ho staccato e messo in acqua per un paio di settimane. I più grandi li ho messi in un vaso con palline di argilla e acqua, le piccole invece direttamente in acqua, sostenute da una rete (sì dei limoni, perchè il riciclo mi piace immensamente). E anche qui le radici già si vedono e tra poco potrò metterle nella terra. La pianta madre ha avuto un vaso nuovo e più ampio, ed ha apprezzato.

Anche la Monstera ha lavorato molto in pochi mesi: acquistata all’Ikea per pochi euro si è dimostrata resistente e prolifica. A questo punto ho deciso di staccare un ramo con bellissime foglie cosiddette «monkey mask» e farne un’altra pianta. Questa è molto più lenta a fare radici, ma sembra che l’esperimento proceda bene.

  • Moltiplicare una Monstera Adansonii
    Moltiplicare una Monstera Adansonii
  • Moltiplicare una Monstera Adansonii
    Moltiplicare una Monstera Adansonii
  • Moltiplicare una Monstera Adansonii
    Moltiplicare una Monstera Adansonii

Tutto questo per raccontarvi che se avete una pianta che amate particolarmente, e soprattutto che si trova bene nella vostra casa, è il caso di duplicarla. Provate, mal che vada resta la pianta madre, se vi va bene ne avrete due o più.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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