Mille Miglia, nel 1953 Giannino Marzotto è il più veloce tra 500 piloti
Venticinque aprile 1953: ha inizio la ventesima edizione della Mille Miglia. Partono quasi cinquecento macchine. Il percorso è lungo 1.512 chilometri. Sono in campo le italiane Alfa Romeo, Ferrari e Lancia; le inglesi Aston Martin, Healey e Jaguar; la francese Gordini. Chi vincerà? I pronostici sono difficili. La Ferrari schiera Bracco, Cabianca, Castellotti, l’americano Cole, Farina, i fratelli Giannino e Paolo Marzotto, l’inglese Hawthorn, Villoresi ecc. L’Alfa Romeo, l’argentino Fangio, il tedesco Kling e Sanesi.
La Lancia Biondetti, Bonetto, Maglioli e Taruffi. L’Aston Martin Abecassis, Collins, Parnell e Wisdom. La Jaguar Johnson, Moss e Rolt. Sono le macchine e i piloti più forti del mondo. Sarà un grande spettacolo! Le partenze, iniziate alle nove di sera, durano quasi dieci ore. Il tempo appare bello. Sanesi è in testa a Verona, con una media strepitosa. Poi anche a Ravenna, davanti a Farina e a Giannino Marzotto, e a Pescara, davanti a Farina e a Kling. Sembra irraggiungibile, ma non ha fortuna.
Poco prima di Roma la sua Alfa Romeo ha un guasto al motore ed è costretto al ritiro. Prima di lui erano scomparsi Castellotti, Hawthorn, Moss, Taruffi, Villoresi e Wisdom. Nella capitale un’altra Alfa Romeo è in testa, quella di Kling, seguito da Fangio e da Giannino Marzotto.
Ma ecco le strade del ritorno. Kling ha un incidente. Fangio, passato in testa a Siena, è costretto a rallentare da un guasto allo sterzo. A Bologna Giannino Marzotto prende il comando e la corsa non ha più storia. Marzotto, veloce e accorto sulla sua Ferrari 340 Mm spider Vignale, va a vincere a Brescia in 10 ore, 37 minuti e 19 secondi, alla media di 142,347 chilometri all’ora. Fangio è secondo e il bresciano Bonetto terzo. Quasi trecento macchine tagliano il traguardo.
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