LO HOBBIT - LA BATTAGLIA DELLE CINQUE ARMATE extended edition

Regia: Peter Jackson
Con: Martin Freeman , Ian McKellen, Richard Armitage, Evangeline Lilly, Orlando Bloom
Genere: fantastico
Distribuzione: Warner
Molto atteso da quanti hanno apprezzato le trasposizioni tolkieiniane di Peter Jackson, e come già successo per la trilogia de “Il Signore degli Anelli” e i due precedenti capitoli di “Lo hobbit” (“Un viaggio inaspettato” e” La desolazione di Smaug”), anche di questo film è stata realizzata un'edizione estesa che si aggiunge a quella vista al cinema e che per l’home video è uscita lo scorso aprile. Come per le altre, la Warner l’ha editata in tre differenti versioni: in dvd (5 dischi), in blu ray (3 dischi) e in blu ray 3D (il box contiene anche l’altra, 5 i dischi in totale) e sono pure disponibili, cofanetti con l’intera trilogia. Detto ciò, va subito posta la domanda se l’extended sia solo una furbata commerciale, o se invece meriti la spesa. La risposta è che per “Il Signore degli Anelli” l’ampliamento è quanto mai utile e provvede a colmare qualche buco nella saga di Frodo, le due precedenti parti della storia di Bilbo apparivano già ben sviluppate di per sé, (non va scordato infatti che formate la prima trilogia tolkieniana è di oltre 1.200 pagine contro le poco più di 300 di “Lo hobbit”) e le scene aggiunte non si possono definire fondamentali. A differenza de “La battaglia delle cinque armate”, la cui versione per la sala aveva lasciato in sospeso momenti anche importanti, vedi la fine di Alfred, il viscido e avido consigliere del governatore di Pontelagolungo, ma anche il viaggio di ritorno di Bilbo nella sua Contea. Orbene, questo manca sempre (evidentemente Jackson non l’ha girato) e non si sa che cosa contenga il bauletto che il protagonista si porta dietro (lo sanno i lettori: l’oro dei Troll che poco dopo la partenza avevano catturato l’hobbit, ma che erano stati pietrificati dal sorgere del sole), ma i 20 minuti aggiunti valgono la spesa dell’acquisto. È assai più lunga, con gli intervento dei Nazgul, di Galadriel, del Re degli elfi e di Saruman (che ancora non era caduto sotto il malefico influsso di Sauron), la scena della liberazione di Gandalf dalla gabbia metallica in cui l’aveva rinchiuso Dol Guldur, il guardiano delle segrete, che stava addirittura per tagliare la mano allo stregone per prendersi l’anello magico. Non male la sequenza in cui Bilbo viene scoperto mentre si appresta a fuggire da Erebor con l’Arkengemma. Il clou però nella battaglia
con gli orchi che è molto più lunga, avvincente, a tratti non priva di ironia (il carro falcato dei nani condotto da Balin, la morte orrenda e insieme ridicola, degna del personaggio, di Alfred) e contiene anche alcune immagini un po’ cruente per i minori. Mancava anche il rito funebre per Thron Scudodiquercia e qui c’è, così come l’incoronazione del suo successore. Del film nella versione uscita in sala si parla in altra segnalazione di questo blog: ricordo solo che riprende dove era finito il secondo, con l’assalto del drago Smaug a Pontelagolungo per mostrare come l’avidità faccia impazzire Thorin, che fortunatamente rinsavirà per prendere parte allo scontro decisivo. Più che nutriti (qualche ora), interessanti ed esaustivi i contenuti speciali. Davvero ottimo.
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