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Le figlie di Corvini: «Nessuno ricorda nostro papà, è la nona vittima della strage»

Fu il più grave dei feriti, morì 890 giorni dopo lo scoppio in piazza Loggia. L’autopsia escluse un nesso
Piazza Loggia dopo lo scoppio il 28 maggio 1974 © www.giornaledibrescia.it
Piazza Loggia dopo lo scoppio il 28 maggio 1974 © www.giornaledibrescia.it

Giacomo Corvini morì al Fatebenefratelli di via Vittorio Emanuele il 3 novembre del 1976. 890 giorni prima, alle 10 e 12 del 28 maggio del 1974, transitò sulla traiettoria della strage. Con la figlia Elisabetta e con Marisa, la donna con la quale aveva costruito una seconda famiglia, ma dalla quale si era diviso da qualche tempo, si stava recando in contrada Santa Chiara. Aveva appuntamento per visionare un appartamento. La bomba non lo uccise, almeno non sul colpo. Schegge gli recisero l’arteri

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