Da Vinci 4.0: 50 piccoli geni si sfidano a colpi di progettazione
Poco più di tre mesi. Tanto è durato il tour Da Vinci 4.0, organizzato dal GdB in collaborazione con Talent Garden e TheFabLab. Cinque tappe, cinque scuole, più di duecento ragazzi coinvolti nelle lezioni digital di Massimo Temporelli.
In principio è stato il Benedetto Castelli in città, che ha fatto da cornice all’esordio del tour Da Vinci 4.0, lo scorso 4 febbraio. Accompagnati da preside e professori, gli studenti di via Cantore in città sono stati i primi protagonisti della nostra inziativa, nata per «rispondere ad un sos lanciato dal mondo dell’impresa, che è alla costante ricerca di figure tecniche qualificate da inserire nei processi produttivi» come sottolinea il direttore del GdB Nunzia Vallini.
Poi, a ritmo serratissimo, Temporelli e il suo bagaglio di marchingegni 4.0 e tecnologie nuove di fiamma hanno esplorato la provincia, coinvolgendo le scuole tecniche più rinomate. Il secondo appuntamento è stato al Cristoforo Marzoli di Palazzolo sull’Oglio (1° marzo), poi il turno del Primo Levi di Lumezzane e Sarezzo (6 marzo), a seguire il Luigi Cerebotani di Lonato del Garda (20 marzo) e infine il Pascal Mazzolari di Manerbio e Verolanuova (17 aprile).
Davvero non male per una prima edizione. E il bello deve ancora venire.
Segnate in agenda: il 7 maggio c’è l’appuntamento con il gran finale. I 50 migliori studenti degli Itis bresciani prenderanno parte alla sfida di progettazione tra scuole, ospitata nelle sale di Tag in città. Porte chiuse al pubblico, ma sarà possibile seguire l’hackathon - crasi delle parole to hack (manomettere in inglese) e marathon - in diretta sui nostri mezzi.
Come sarà organizzata la giornata? Il programma è serratissimo: alle 8.30 annuncio del tema da sviluppare e presentazione degli strumenti a disposizione (Arduino, stampanti 3d, attrezzi di vario tipo), alle 9.30 divisione in squadre (due per ogni istituto), dalle 10 mentoring (esperti affiancheranno i ragazzi nella primissima fase) e poi via dritti fino alle 17.45 con lo stop al tempo. Dalle 18, presentazione dei progetti davanti alla giuria e proclamazione dei vincitori.
Hi-tech e innovativi manco a dirlo i premi in palio, messi a disposizione da tre aziende che hanno creduto fin da subito nel progetto. La squadra di progettisti in erba che conquisterà la giuria di esperti si aggiudicherà una stampante 3d targata Sharebot, azienda italiana rinomata per i suoi prodotti ad alta precisione, affidabilità e semplicità d’uso. Un device di prestigio che andrà ad arricchire i laboratori scolastici. Le stampanti Sharebot sono concepite sia per il mercato professionale che per quello desktop, in uso da scuole e privati. La società - fondata nel 2013 - offre soluzioni nel campo della stampa 3d con un parco stampanti che abbraccia tutte le principali tecnologie di stampa (deposizione additiva di filamento, polimerizzazione e sinterizzazione), fornendo corsi dedicati al mondo della stampa 3D e supporto tecnico. Saranno presenti al Bie di Montichiari dal 23 al 25 maggio.
È firmato dall’azienda tedesca Conrad il secondo premio: un drone Simtoo 4K per foto e riprese aeree. Conrad, leader dell’elettronica, è un interlocutore fondamentale per le imprese che si muovono verso la digitalizzazione. Un’ampia gamma di prodotti innovativi, tecnologia abilitanti 4.0, tra cui macchine smart e laser a controllo numerico. Un catalogo con più di mille articoli, consultabile online. Conrad sarà non a caso tra gli espositori della fiera Sps Ips Drives Italia a Parma dal 28 al 30 maggio, dedicata alle nuove frontiere dell’automazione.
Per la medaglia di bronzo, TheFabLab ha fornito un kit di macchine di Leonardo in pioppo (aliante, catapulta, martello) da tagliare al laser. TheFabLab è un laboratorio open, che mette a disposizione strumenti tecnologici innovativi, fa formazione digitale e co-progettazione educativa. Tra i suoi prodotti più famosi, l’Umarell (che sarà consegnato come gadget ai ragazzi): un vecchietto da cantiere stampato in 3d da tenere sulla scrivania per essere più produttivi. Le prime tre classi riceveranno il libro «4 punto 0» da inserire nella biblioteca d’istituto.
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