La pista ciclabile della Drava

Quattrocentoventi chilometri di ciclabile da percorrere in sette giorni senza grandi difficoltà. Un itinerario ciclabile adattissimo a tutta la famiglia, ben segnalato, tenuto ed organizzato per vivere un’esperienza nella natura in una zona dell’Europa fra le più verdi e spettacolari.
È la proposta che vi suggeriamo in questo terzo appuntamento con le vacanze
in bicicletta percorrendo la ciclabile della Val Pusteria e successivamente
la bella e attrezzata pista ciclabile della Drava. Quest’ultimo fiume che
nasce nelle Dolomiti di Sesto in alto Adige, in territorio italiano,
percorre centinaia di chilometri attraverso l’Europa prima di gettarsi nel
Danubio. Lungo il suo percorso disegna un tracciato fra vette alpine e
altopiani soprattutto in Carinzia. La ciclabile che la costeggia è una delle
più frequentate in Europa, soprattutto da turisti tedeschi e del Nord
Europa, ma sono in forte crescita anche i cicloturisti italiani.Nel nostro caso si parte da Bressanone (raggiungibile col treno) per percorrere la ciclabile della Val Pusteria che da Rio Pusteria risale dolcemente verso Dobbiaco, 60 chilometri davvero belli interamente su sede stradale protetta. Si può sostare tranquillamente a Brunico che merita una
visita (interessante il museo provinciale degli usi e costumi e il museo
Messner). Chi avesse tempo a disposizione può fare una deviazione per la
ciclabile della Val Aurina per ammirare le sue spettacolari cascate.
Da Dobbiaco inizia invece la ciclabile della Drava, 366 km che portano fino
a Maribor in Slovenia. La strada è tutta in discesa leggera verso Lienz. La
comodità della ciclabile della Drava è aver a disposizione il treno nel caso
siate stanchi o più probabilmente in caso di maltempo. Lienz, da non
confondere con Linz, è una bella cittadina, capitale dell’Ost Tirol
assolutamente a misura d’uomo.La terza tappa, la seconda della ciclabile della Drava, in 75 km conduce da Lienz a Spittal. Lungo il percorso si possono visitare pittoresche chiese, sontuosi edifici rinascimentali e siti archeologici romani come Aguntum o
Teurnia. Giunti a Spittal non perdetevi una visita al palazzo Porcia con i
suoi porticati a tre ordini di arcate che conclude degnamente la tappa. La
pista ciclabile in questo tratto non corre quasi più in riva alla Drava, ma
si allontana continuamente dal fiume addentrandosi in boschi e piccoli
borghi.La quarta tappa è breve e quasi interamente sull’argine del fiume, ma offre
diverse opportunità di visita e svago. Da Spittal infatti in soli 38 km si
raggiunge Villach con i suoi monumenti, le birrerie e a pochi chilometri le
terme di Warmbad per ritemprarsi dalla fatica.La tappa seguente invece è più lunga e varia: da Villach e Volkermarkt, 89 km in mezzo ai laghi che rendono popolare la Carinzia. Impressionanti rocce e splendidi castelli e laghi rendono vario il paesaggio. In questa tappa merita di essere visitata anche Ferlach, la città degli armaioli.
Le ultime due tappe ci portano in Slovenia: il tracciato si fa leggermente
più complicato con saliscendi e la ciclabile che non è spesso continua. In
alternativa però ci sono strade poco trafficate. Comunque questo ultimo tratto meno si presta ad essere percorso da famiglie con bambini al seguito. In questo caso il nostro consiglio è fermarsi a Volkermarkt e ritornare a Villach in treno. Da Villach si può ritornare in Italia via treno o prendendo la ciclabile fino a Tarvisio e da lì prendere il treno (dalla stazione nuova) in direzione di Venezia e poi a casa. Chi vuole ulteriori
informazioni può consultare il sito www.drauradweg.com. È possibile anche
acquistare un pacchetto turistico completo per il viaggio.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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