La maschera di Alessia Zuliani vince all’Italian bodypainting festival
«Ancora non ci credo: un’emozione incredibile»: così Alessia Zuliani commenta la vittoria nella categoria «facepainting» al 17esimo Italian bodypainting Festival di Riva del Garda (Trento).
La manifestazione ha raccolto i più grandi talenti del settore e lei ha superato la concorrenza, dopo il 16° posto conseguito l’anno scorso. In particolare stavolta la giuria ha premiato la sua maschera «boruca» per tecnica, composizione e attinenza al tema «Maschere, irresistibile voglia d’indossarle», con la modella Marta Zanchetta prestatasi quale «tela umana» per accogliere sul proprio viso l’opera.
«Amo la natura nonché ciò che riguarda simbolismo e spiritualità: ho dunque riportato tale binomio nel progetto che si rifà ad una popolazione indigena del Costa Rica, che vive nella giungla e mette insieme questi elementi nella tradizionale "Juegos des los diablitos" (danza dei diavoletti, ndr)», svela l’artista originaria di Padenghe, ma trasferitasi da qualche anno a Calvisano per vivere con Al
do e le loro due figlie.Talento
Ma la bravura della 30enne ha diverse inclinazioni: «Mi piace essere un ponte tra il visibile e l’invisibile - racconta -: d forma a elementi che, altrimenti, rimarrebbero astratti». Nel dettaglio, si sta specializzando nel bellypainting (la decorazione dei pancioni delle mamme incinte), nei tatuaggi all’hennè, oltre che nel truccabimbi, rivelatosi il suo vero approccio alla pittura sul corpo. «Durante la pandemia sono rimasta bloccata in Veneto - ricorda -. E, per varie vicissitudini, dovevo badare alla mia prima figlia a casa. Dopo aver quindi abbandonato il mondo del make-up (con un diploma da estetista dal Cfp Zanardelli di Brescia e studi di make-up a Milano, ndr), in quel periodo è nata l’idea di frequentare corsi online per apprendere tecniche di bodyart».
Innamorata all’istante del binomio pennello-spugna per realizzare storie temporanee di immagini e colori, ha dunque continuato a seguire lezioni, sperimentare (pure su se stessa) e perfezionarsi, ottenendo peraltro riconoscimenti nei concorsi. Il tutto coltivando il sogno di tramutare queste passioni legate al bodypainting in una professione. E il recente successo in campo nazionale può essere una grande spinta. Chissà.
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