La Erbusco che fu: gli anziani raccontano, i biografi trascrivono
Due anni di lavoro per riportare alla luce la storia della Erbusco che fu e consegnarla - tra pagina scritta e immagini - alle generazioni future. Oggi pomeriggio la comunità si ritrova al teatro comunale di via Verdi per la presentazione (ore 15.30) di «Memorie di comunità. Storie di vita sul filo della memoria», il libro edito dalla Compagnia della Stampa che racchiude le interviste effettuate a una quarantina di over 80 del borgo della Franciacorta.
Interviste
Il volume raccoglie storie di vita e testimonianze di chi ha attraversato l’ultimo secolo a Erbusco. Un lavoro certosino, figlio del corso di formazione specifico che gli otto biografi hanno effettuato con la Lua, la Libera università dell’autobiografia di Anghiari, Arezzo. Claudia Belometti, Anna Libretti, Rosa Milini, Piera Milini, Mariuccia Parisio, Anna Lussana, Lorenzo Mazzarrone e Anna Maria Turra hanno così trascorso ore al fianco degli anziani di Erbusco, trascrivendo poi le loro memorie orali all'interno del libro, realizzato grazie al supporto di Comune, associazione Cantori di Corte e della compagnia teatrale La Pieve.
Le radici
«Vogliamo restituire - spiegano in coro - a chi ha donato il suo racconto la certezza che resterà nella memoria collettiva. Grazie a questo lavoro la comunità sarà arricchita da una maggiore conoscenza di sé, del suo passato, delle sue radici. Senza storia non c’è identità e così come ognuno di noi ritrova in se stesso il filo rosso che segna la propria continuità, così il paese ritrova nelle storie di chi vi ha vissuto le tracce antiche del presente».
Epistolario e diario
L’interesse per la storia e per la documentazione scritta ha poi portato alla raccolta anche di un epistolario e di un diario, che «per la loro freschezza e autenticità - aggiungono gli autori - possono sorprendere, lasciando una conoscenza profonda del vissuto, per esempio, dei giovani soldati negli anni tremendi della Seconda guerra mondiale». Durante la raccolta di testimonianze un gruppo di giovani cineasti locali, guidati dal videomaker franciacortino Paolo Baiguera, ha inoltre deciso di affiancare alla penna le telecamere. È nato così il progetto di documentario «I gnarilì», con un’anteprima che sarà svelata oggi pomeriggio durante l’appuntamento al teatro di via Verdi. I vari linguaggi puntano a muoversi all’unisono, per dare un volto alle parole di chi ha solcato le strade di Erbusco nei decenni passati.
Per questo il libro contiene anche le indicazioni per accedere alla raccolta di video-interviste svolte negli anni scorsi da altri appassionati erbuschesi e pubblicate sul sito.
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