LA BATTAGLIA DEGLI IMPERI - DRAGON BLADE

Regia: Daniel Lee
Con: Jackie Chan, John Cusack, Adrien Brody, Sharni Vinson, Lin Peng, Kevin Lee, Raiden Integra, Alfred Hsing, Tomer Oz, Paul Philip Clark, Si Won Choi, Max Huang, Mika Wang, Yang Xiao, Tin Chiu Hung
Genere: azione/avventura
Distribuzione: Koch media
Quando il cinema wuxia cinese (quello delle arti marziali) incontra il peplum, il filone degli antichi romani o greci, in questo caso romani. È il singolare connubio che caratterizza “La battaglia degli imperi - Dragon Blade” di Daniel Lee, kolossal cinese costato oltre 65 milioni di dollari di budget (costi dovuti anche al fatto che la troupe si è spostata in più location, deserto di Gobi compreso, percorrendo in totale oltre 3.200 chilometri, nonché ai 7 anni impiegati per le riprese) e che in patria ne ha incassati poco più del doppio, ma che all’estero - in Italia è arrivato fra i saldi estivi – è andato molto male. Può darsi invece che vada meglio ora in videoteca, dove ora è disponibile in dvd e in blu ray. La vicenda, realmente accaduta nel 50 a.C. ma assai romanzata, vede Huo An (Jackie Chan pure produttore e sempre arzillo nonostante i 62 anni, ma il ruolo serio non sembra gli giovi, non è nelle sue corde almeno quelle conosciute), comandante dei Guardiani della Via della Seta, scontrarsi inizialmente di fronte al Cancello dell'Oca Selvaggia che custodisce con Lucius (John Cusack, credibile), un generale romano coraggioso quanto rispettoso del codice d'onore militare che è in fuga per proteggere il piccolo Publius dal sanguinario fratello maggiore Tiberius (Adrien Brody, un po’ troppo caricato). Tiberius che, figlio del console Crasso, non è pago di aver accecato il fratello bambino e vuole pure catturarlo e ucciderlo. Huo è un pacifista, comprende il dramma di Lucius e decide di aiutarlo sicché i due eserciti si alleano per ricostruire la città baluardo, ma poi arriva Tiberius per conquistare la Cina e sarà battaglia colossale e sanguinosa tra i suoi romani e i 36 eserciti del Celeste impero alleati a guidati da Huo eletto legionario onorario da Lucio… Evidentemente nell’Estremo Oriente è nato un certo interesse per il mondo romano, vedi anche però era una commedia made in Japan e surreale 'Thermae Romae', ma questa produzione cinese prende la cosa decisamente sul serio folle 'fantasy' e sciorina un film di guerra (c’è pure un po’ di “300” tra le fonti d’ispirazione) pieno di morti e crudeltà: gli orientali non scherzano in proposito e ne fa le spese pure il bimbo.. Il curioso e che rischia un po’ il controsenso perché vuole lanciare un messaggio pacifista.
Per il resto è ricco di comparse e di paesaggi anche ostici (tra cui il deserto di Gobi), pomposità, un poco di ridicolo involontario per gli spettatori italiani che conoscono la storia dell’antica Roma e con tanta buona volontà sciorina due canzoni tra cui l’inno in latino dei legionari romani, e non si nega neppure qualche spunto umoristico (incongruo) in stile Jackie Chan. Attore e star per il quale il film sembra concepito e costruito ricalcando temi a lui cari: pacifismo ma unit a vigore marziale, valore dell'amicizia, astuzia e umiltà dell'uomo comune che possono più di interi eserciti. Non male i duelli per risolvere le contese tra cui spicca quello tra Jackie e John Cusack, che si traduce in un confronto di stili avvincente tra la daga romana e lo spadone cinese, tra la fisicità e le spallate dello stile occidentale e le mosse figlie del kung fu. In generale, le sequenze militari sono comunque belle e maestose, però il montaggio frammentato rende la trama un po’ confuso, ma potrebbe però darsi che i salti siano frutto di tagli apportati alla versione europea per snellirla e renderla magari più commerciale: in sala il film durava 127 minuti, nella versione home video di meno: 97 nel dvd e 101 nel blu ray. Entrambe le versioni hanno per extra un discreto backstage di 21’ e il trailer.
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