Storie

JASON BOURNE

Regia: Paul Greengrass
AA

Regia: Paul Greengrass
Con: Matt Damon, Alicia Vikander, Julia Stiles, Vincent Cassel, Tommy Lee Jones, Ato Essandoh, Scott Shepherd, Neve Gachev, Riz Ahmed, Bill Camp, Vinzenz Kiefer, Stephen Kunken
Genere: azione
Distribuzione: Universal

bourne.jpg
Ci sono voluti quasi nove anni per vedere il ritorno al cinema di  Matt Damon nei panni (laconici e micidiali) di Jason Bourne, l’agente segreto e sicario della Cia nonché antieroe interpretato da Matt Damon, protagonista  di una saga letteraria impegnato a salvare se stesso e a svelare gli sporchi intrighi di una guerra ombra che non fa tanto gli interessi di una nazione quanto quella di cinici e interessati (ai propri affari ) capi. Una nuova e appassionante puntata ora approdata in videoteca in dvd e in blu ray di una saga letteraria creata da Robert Ludlum (e che ancora continua dopo la sua morte proseguita da  Eric Van Lustbader) e che sullo schermo ha avuto grande fortuna e generato a partire dal 2002 quattro film, l’ultimo dei quali però “Bourne legacy” del 2012 è stato solo uno spin-off con protagonista Jeremy Renner, lasciato nei mari della Cina assieme alla dottoressa Martha Shering, scampata per caso all’eliminazione dell’intero staff che aveva dato vita al progetto di superagenti e che si è messa ad aiutarlo. Uno spin-off il cui sequel doveva già arrivare, ma la cui uscita è stata posticipata di un anno per far posto a questo quarto capitolo ufficiale, sempre diretto da Paul Greengrass, regista degli ottimi n. 2 e 3 “The Bourne supremacy” (2004) e “The Bourne ultimatum - Il ritorno dello sciacallo” (2007), e la cui presenza ha cancellato i dinieghi e i dubbi di Matt Damon sulla ripresa del suo personaggio. Qui si riparte appunto da dove la vicenda si era conclusa (o meglio era stata sospesa): con l’aiuto del vicedirettore Cia e Pamela Landy e dell’agente di modesto livello Nicky Parsons, Bourne, che all’inizio della serie abbiamo conosciuto smemorato, è riuscito a far luce sul suo passato, in cui era divenuto soggetto e cavia dell’Operazione Treadstone, ma sembrava essere caduto mortalmente ferito nell’East River a New York. Morto, come gli spettatori sospettavano, non è però affatto e lo ritroviamo alla macchia in Grecia, dove si mantiene con incontri clandestini di pugilato e dove lo raggiunge la Parsons, pure lei ricercata dal Governo Usa, o meglio dai suo ex-capi della Cia, che da brava hacker da Reykjavik si era infiltrata nei segreti dell'intelligence statunitense e che, assieme al tassello mancante nella ricostruzione delle origini di Bourne e della sua trasformazione in macchina omicida, nonché la verità sull’attentato in cui era morto il di lui genitore, aveva scoperto il nuovissimo progetto Ironhand, basato sulla creazione di un nuovo tipo di piattaforma (EXCOON) che dovrebbe fornire internet gratuito a tutti, ma in realtà cavallo di Troia per tracciare e spiare tutti i server degli americani (e non solo). Ovvio che i vertici di Langley, stavolta incarnati da Robert Dewey (Tommy Lee Jones), non prendano ben la cosa, anzi una volta scoperto che Nicky sta per incontrarsi Bourne mandino un superkiller per farli tacere, l’Asset micidiale e spietato (Vincent Cassel) che oltre che dal dovere è mosso da vendetta e vuol fare pagare a caro prezzo ciò che gli era capitato a causa delle defezione ribelle di Bourne. Il quale scampa per l’ennesima volta alla morte, sia pure  a caro prezzo, e testardo e implacabile continua la sua ricerca che lo porta a Berlino, poi a Londra e infine a Las Vegas. Se le donne non sono fortunate con Bourne, lui però è fortunato con loro a stavolta, prima come nemica e poi come alleata segreta trova l’ambiziosa e intuitiva analista Cia dal volto d’angelo e dalla mente glaciale Heather Lee (Alicia Vikander, l’attrice svedese in grande ascesa e Oscar per “The Danish girl), la quale ritiene che Jason possa esser reintegrato fra nelle file dell’Agency. Come andrà si vedrà in un finale ricco di tensione con inseguimento sfasciacarrozze tra le vie di Las Vegas col cattivo a a bordo di un mezzo corazzato della Swat. Una specialità di Greengrass le scene d’azione e gli inseguimenti che qui ne offre  due di rilievo: questa e la sommossa popolare in piazza Syntagma ad Atene (ricostruita però in Spagna) con successiva fuga in moto.

bourne3.jpg

Trionfo spersonalizzante di dispositivi elettronici, fucili a ripetizione, auto distrutte ed esplosioni, con il fattore umano sempre più relegato sullo sfondo, questo “Jason Bourne” ha fatto arricciare il naso a qualche critico soprattutto perché tratta con superficialità la piaga dell’hackeraggio di Stato portati alla luce dal caso Snowden (cosa purtroppo reale), ma è pur sempre un bel giocattolone con riprese mozzafiato, montaggio parossistico, virtuosismi di riprese e tanta suspense. Tre le versioni del film proposte da Universal: in dvd con circa 22 minuti di extra; in blu ray che alla maggior qualità aggiunge anche più extra (47 i minuti totali: Il ritorno di Bourne; Bourne, nato per combattere; Fuga da Atene; La resa dei conti di Las Vegas); in blu ray 4K (cofanetto che comprende anche un normale blu ray) per chi vuole il top e possiede televisori e lettori appositi, il top della tecnica attuale con la definizione quattro volte doppia rispetto a quella di un normale tv Hd e un audio più coinvolgente; insomma, una chicca, come essere al cinema, o quasi. Sono pure disponibili cofanetti di 5 dvd o di 5 blu ray con l’intera saga e anche i singoli film in blu ray sempre in versione 4K.

 

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

Condividi l'articolo

Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato