Il viaggio di un gruppo di dentisti bresciani in Africa per curare adulti e bambini

Bclinic è stata in Guinea per prestare cure e fare prevenzione. Mesi fa era stata finanziata la scuola
Il team bresciano al lavoro come in sala operatoria - © www.giornaledibrescia.it
Il team bresciano al lavoro come in sala operatoria - © www.giornaledibrescia.it
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Otto giorni intensissimi, ricchi di emozioni ed esperienze che hanno lasciato il segno. I medici odontoiatri e gli assistenti alla poltrona di Bclinic sono tornati dalla Guinea Bissau stanchi, arricchiti nello spirito e con una salda volontà di continuare ad aiutare: erano partiti con l’obiettivo di vedere la scuola alla quale avevano donato fondi per la costruzione di una nuova ala e curare i bimbi e sono tornati con la voglia di ripartire.

Il viaggio

«Arrivati a Bissau, ci siamo subito messi in viaggio per Fanhe dove siamo arrivati dopo più di due ore - racconta Sonia Belotti che si occupa della comunicazione delle cliniche del nord d’Italia che nel Bresciano sono a Sarezzo, Manerba e Montichiari -. Le giornate sono state intense tra le cure dentali agli adulti, gli screening e le lezioni di prevenzione dedicati ai bambini». Il dentista più vicino, infatti, è a più di tre ore da Fanhe e le patologie che insorgono, dai 7 anni in poi, sono molte e sempre più importanti via via che aumenta l’età.

Gli alunni vanno dai 3 ai 18 anni, sono sette i gradi di istruzione - © www.giornaledibrescia.it
Gli alunni vanno dai 3 ai 18 anni, sono sette i gradi di istruzione - © www.giornaledibrescia.it

Per questo il team di Bclinic è partito dall’Italia con le valigie piene di spazzolini, dentifrici e tanto altro. Tutto materiale che è stato donato alle famiglie, insieme a zaini, quaderni, penne, matite e vestiti. Il rapporto con questo villaggio africano è nato grazie a uno dei fondatori delle cliniche, nipote di Guido Maruelli, una delle anime dell’associazione «Amici della Guinea-Bissau» che da oltre due decenni lavora instancabilmente in Africa. La richiesta di aiuto per allargare la scuola intitolata a Nicola Leali, così, è partita dall’Africa ed è arrivata, attraverso il sodalizio di Gavardo, fino negli ambulatori odontoiatrici. In questo modo è iniziata una collaborazione che sembra destinata a rafforzarsi e durare.

La nuova ala della scuola 

«Abbiamo visto che sono già state gettate le fondamenta della nuova ala della scuola - racconta Belotti -. Quando eravamo lì è arrivato anche nuovo materiale edile e hanno iniziato ad alzare i muri perimetrali. Per novembre dovrebbe essere pronta, giusto in tempo per il nuovo anno scolastico».

Dentro alla classe della scuola dove si contano 15 insegnanti - © www.giornaledibrescia.it
Dentro alla classe della scuola dove si contano 15 insegnanti - © www.giornaledibrescia.it

Nella scuola Nicola Leali di Fanhe vengono accolti bambini e ragazzi tra i 3 e i 18 anni seguiti, nei i sette gradi di istruzione, da 15 insegnanti. L’obiettivo, ora, è quello di tornare con cadenza regolare nella cittadina a metà strada tra la capitale Bissau e Mansoaa, non solo per aiutare la scuola, ma anche a controllare i pazienti operati in questo primo viaggio, visitarne altri e continuare l’opera di prevenzione con i bambini.

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