Il tiktoker degli alpini: «Racconto la vita dei soldati nel nome di mio nonno»
![Il 31enne è originario di Gavardo e fa il calzolaio - © www.giornaledibrescia.it](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/1b79tjpwvjbohq6s3dr/0/il-31enne-e-originario-di-gavardo-e-fa-il-calzolaio.webp?f=16%3A9&w=826)
«Mio nonno paterno si chiamava Giuseppe. Non l’ho mai conosciuto, ma ogni giorno cammino sulle impronte che ha lasciato. Era di poche parole, la guerra lo ha provato nel corpo e nello spirito, ma aveva un mondo dentro. E io ho scelto di raccontarlo». Daniele Bodei ha 31 anni, vive a Gavardo, sta imparando a fare il calzolaio come il nonno materno Pietro, perché «un lavoro - dice - bisogna averlo per vivere - ma la passione, quella che ti tiene sveglio la notte e ti fa battere il cuore forte di giorno, è un’altra cosa». La passione di Daniele è diventata quasi una missione: raccontare sui social la storia attraverso la vita dei soldati al fronte.
In due anni e centinaia di contenuti, tra post e stories, il giovane gavardese, che si fa chiamare «ilviandantealpino» è seguito da 150mila persone su Tik Tok e quasi 20mila su Instagram. Proprio sui social Daniele racconta l’amicizia nata durante la Seconda guerra mondiale tra nonno Giuseppe e Mario Rigoni Stern, autore del romanzo «Il sergente nella neve», la più conosciuta e apprezzata autobiografia sulla ritirata di Russia.
La storia
«Ero un ragazzino quando papà Dario mi disse che tra i protagonisti di quel libro c’era anche nonno. Quel nonno che, sentivo sempre raccontare in famiglia, era stato chiamato a combattere in Grecia, Albania, in Russia, fatto prigioniero in Germania da dove era scappato per tornare a casa, a piedi. Ricordo che, leggendo quelle pagine, compresi immediatamente che la mia strada era già tracciata. E partii».
Daniele, con un ristretto gruppo di amici, iniziò a salire sulle montagne dell’Alto Garda alla ricerca di reperti di guerra, lasciando in ogni luogo un dono per ogni soldato che era passato di lì, immaginando di ridargli dignità e soprattutto vita. In due anni di ricerche il giovane tiktoker, assieme a una decina di giovani lombardi, di reperti ne ha raccolti quasi 2.000. «È un patrimonio che custodiamo nel Mu.Re (Museo Recuperanti) di Toscolano Maderno e che mettiamo a disposizione di tutti, soprattutto le scuole, verso i quali sentiamo il dovere di raccontare, partendo dagli oggetti che abbiamo ritrovato, per ricostruire la storia e per educarli alla pace».
![Daniele Bodei indossa un'uniforme storica degli alpini](https://api.gdb.atexcloud.io/image-service/view/acePublic/alias/contentid/1b79thxtvoxjpbh97kf/0/daniele-bodei-indossa-un-uniforme-storica-degli-alpini.webp?f=16%3A9&w=800)
All’Adunata di Vicenza Daniele ha sfilato con la divisa originale della Grande Guerra per rappresentare la sua passione e condividerla con i follower. Tra loro anche l’alpinista e scrittore Mauro Corona. «È un orgoglio sapere che mi segue - racconta Daniele - perché è un uomo di montagna, appassionato, intelligente, colto, capace di parole autentiche».
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