IL TEMPO DI VINCERE

Regia: Thomas Carter
Con: Jim Caviezel, Michael Chiklis, Alexander Ludwig, Clancy Brown, Laura Dern
Genere: sportivo
Distribuzione: Sony/Universal
“When the game stands tall”, più o meno “Quando il gioco si fa duro” (“… i duri entrano in campo”, frase amata da Gianluca Vialli che l’ha ripresa da John Belushi in “Animal house”), è il titolo originale di questo film mai arrivato nelle sale italiane e ora distribuito direttamente in dvd. Un film che ha per sfondo il mondo del football nei college e che racconta una storia vera (nei titoli di coda scorrono le immagini dei reali protagonisti), ma decisamente singolare perché più che l’elemento sportivo e la competizione sottolinea i valori del sentirsi squadra, dell’essere uno fra i tanti che lottano per lo stesso obbiettivo, ma ancor più della fede cristiana incarnati dall’allenatore Bob Ladouceur (Jim Caviezel, già interprete di Gesù in “La passione di Cristo ” di Mel Gìbson) e dal suo vice Terry Eidson (Michael Chiklis). La squadra in questione è quella della scuola cattolica californiana la squadra californiana De La Salle High school, i De La Salle Spartans che da perennemente perdenti sotto la guida di Ladouceur conquistarono il titolo statale per 12 stagioni consecutive, dal 1992 al 2004, e stabilirono l’incredibile record di 151 vittorie consecutive. Il film però non mostra la trionfale ascesa, ma parte dalla 152ma partita, quella della sconfitta, cui si aggiunse un ulteriore dramma, quello di un giocatore di colore ucciso da teppisti. Dopo una seconda batosta sul campo, i De La Salle Spartans sembravano finiti e sul punto di disperdersi, ma ad evitarlo provvide il loro allenatore, per altro tanto bravo con i suoi ragazzi cui insegnava i valori di famiglia, rispetto e onore e il cui motto era “Non lasciare che sia un gioco a definire chi sei” quanto insoddisfacente come marito (della ritrovata Laura Dern sullo schermo) e padre perché troppo preso dal suo lavoro. Mister che in quella che poteva essere la gara della svolta, contro una squadra decisamente più forte anche per la netta superiorità fisica dei suoi atleti, non esitò a schierare le riserve per risparmiare i suoi giocatori leader esausti. E che impartì pure altre lezioni di vita ai suoi ragazzi, uno dei quali autentico campione oppresso da un padre che voleva a tutti i costi da lui il record di touchdown. Va subito detto comunque che il film a tratti zoppica, il suo palese richiamo alla fede al giorno d’oggi da taluni può essere preso per forzoso e disturbante, che il personaggio dell’allenatore è molte luci e ombre in ombra, ma resta comunque visibile. E, che non è poco, le sequenze sportive, concentrate soprattutto nella seconda parte, sono efficaci, tese e ben girate. Questi gli extra del dvd, commento del regista (in inglese), la realizzazione e uno speciale sul record di imbattibilità.
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