IL RITRATTO DI JENNIE

Regia: William Dieterle
Con: Jennifer Jones, Joseph Cotten, Ethel Barrymore, Lillian Gish, Cecil Kellaway, David Wayne
Genere: drammatico
Distribuzione: Sinister film
Racconta un amore non convenzionale che oscilla fra dramma sentimentale e storia di fantasmi questo film del 1948 che ha fatto vincere a Joseph Cotten il Premio Internazionale per il miglior attore alla Mostra di Venezia 1949 e ha ottenuto l’Oscar per i migliori effetti speciali e visivi, ma che già all’epoca non è stato il successo che il produttore David O. Selznick, marito della stessa protagonista, si atteneva nonostante avesse coinvolto il regista di origini tedesche William Dieterle e gli attori Joseph Cotten e Jennifer Jones, trio che solo tre anni prima aveva fatto commosso e attirato il pubblico con "Gli amanti del sogno". Tina al box office comunque immeritata, come potranno notare coloro che lo vedranno nella curata edizione restaurata che in dvd che Sinister ora propone per la collana “Classici ritrovati” definendolo un “capolavoro maledetto”. D’accordo, è quasi tutto in bianco e nero (per altro pregevole e che quando è necessario rende bene la particolarissima atmosfera di una New York tra realtà e sogno), bianco e nero che non invoglia gli spettatori più frettolosi e distratti e malattia di cui soffrono ahimè Rai e canali privati che rinunciano troppe volte a recuperare i vecchi e grandi classici del cinema, però è un film che almeno una visione la merita e che per molti costituirà una piacevole scoperta, come fecero a suo tempo i registi della Nouvelle vague che ne furono tra i sostenitori. Tratto da un romanzo di Robert Nathan Cotten e scritto da Paul Osborn e Peter Berneis, con Dimitri Tiomkin autore della colonna sonora arrangiando musiche di Debussy, “Il ritratto di Jennie” racconta di Eben Adams (Cotten), giovane pittore spiantato in crisi creativa che non riesce ad arrivare al successo e che spiantato conduce una vita grigia e malinconica, nonostante l'incoraggiamento e l'aiuto dell'anziana direttrice di una galleria d'arte e di un suo simpatico amico di lunga data. Situazione che cambia però quando egli in una sera d'inverno incontra in un parco una ragazza, Jennie (la Jones), che stranamente parla di persone, edifici ed eventi passati e verso la quale si sente inspiegabilmente attratto. Tornato al suo studio, Eben ritrae a memoria la fanciulla in uno schizzo ben diverso dai suoi quadri precedenti perché pieno di vita, rivede altre volte la ragazza, che scopre essere figlia di una coppia di trapezisti tragicamente deceduti, e finisce per innamorarsene e per ritrarla, dipinto che risulta un capolavoro, ma Jennie, con la quale un sottile e indecifrabile legame che lo lega a lei e che sembra superare le barriere del tempo e dello spazio, sparisce nel nulla; di lei restano solo i meravigliosi ritratti che, nelle diverse occasioni in cui è apparsa per pochi minuti, è riuscito a farle, sempre più grande, sempre più matura è sempre più bella…
La fama che egli desiderava agognata gli arride, ma ciò che adesso Eben vuole è ben diverso, continua a cercarla a rovistare nel passato fino a scoprire che Jennie è morta molti anni prima durante una gita in barca a un faro e nella notte dell'anniversario della sua morte si reca sul luogo della disgrazia con la speranza di poterla incontrare e dove si sta per scatenare una nuova tempesta… Come già detto, e confermato dall’Oscar, la pellicola è notevole pure visivamente, con effetti speciali credibili e imponenti, ardimentosi inserimenti sperimentali (come la trama della tela su cui in alcuni passaggi il regista dipinge il film), le belle variazioni cromatiche del finale, con la tempesta rappresentata angosciosamente in verde e nero e l'ultima inquadratura del ritratto di Jennie, in un vividissimo Technicolor. Per il suo film il regista Dieterle fu molto apprezzato da Luis Bunuel per l’abilità nel non definire mai linee concrete fra la realtà, i sogni e i ricordi e l'atmosfera ricreata splendidamente poetica, sfuggente, appassionata e molto emotiva. Un risultato felice cui contribuiscono pure le qualità degli attori con il languido disincanto del bravo Cotten cui fanno da contraltare la magnetica solarità della bella Jones e il carisma scenico della veterana Ethel Barrymore. Solo il trailer per extra.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato