IL RICCO, IL POVERO E IL MAGGIORDOMO

Regia: Aldo, Giovanni, Giacomo e Morgan Bertacca
Con: Aldo, Giovanni e Giacomo, Giuliana Lojodice, Francesca Neri
Genere: commedia
Distribuzione: Warner
Non è originale il tema del ricco costretto a vivere da povero con il tapino sino a poco prima disprezzato: lo ha lanciato Hollywood, lo hanno sfruttato pure Pozzetto e Christian De Sica e vi sono ricorsi lo scorso Natale con successo (è stato il film migliore di quelli italiani per le festività) nel loro ottavo lungometraggio anche Aldo, Giovanni e Giacomo, tornati per la felicità dei tanti ammiratori sul grande schermo dopo una pausa di ben 4 anni avviata nel 2010 quando erano stati i campioni d’incasso delle festività di fine anno con “La banda dei Babbi Natale”. Lo hanno fatto con “Il ricco, il povero e il maggiordomo”, da loro scritto e poi anche diretto assieme al fedele collaboratore Morgan Bertacca, film ora disponibile in dvd e in blu ray, mix sulla ricetta tipica del simpatico trio di piccole dosi di cattiveria, un po’ di parodia, una buona dose di buonismo con spruzzata (preconclusiva) di lacrimucce e surreale.
Giacomo è un finanziere odiosetto anzichenò il cui motto è che ci sia "un solo obiettivo nella vita: mandare la palla in buca"; Giovanni è il suo compassato maggiordomo aspirante guerriero ninja e da due anni fidanzato della domestica venezuelana (Guadalupe Lancho) che non pensa però di sposare; Aldo è il poveraccio che sogna di fare il venditore ambulante come il defunto babbo ed ha successo con le donne (ma le rifugge perché…) e che investito, da Giacomo che stava accompagnando Giovanni in auto, anziché rimborsato per i danni si ritrova a far lor da servo tuttofare. Salvo poi doverli ospitare in casa sua quando Giacomo, messo sul lastrico dal colpo di stato in Burgundy (investimento “sicuro” in cui aveva messo quasi tutte le sue sostenenza ) perde ogni avere. Di per sé, Aldo e soci sono bravi e sanno far ridere, però il film, che ha una sceneggiatura deboluccia, si affioca quando non sono insieme nonostante vari comprimari tra cui l’ottima prova di Giuliana Lojodice come mamma di Aldo (chi la pensava anche brava comica ultrasettantenne…) . Non ci sono parolacce (una lieve parodia di sesso con Francesca Neri sì), il film è garbato oltre che ovviamente buonista, la musica è contrappunto ironico e anche se i tre da qualche anno hanno perso smalto e verve degli inizi, funziona e si fa vedere con piacere. Rivedere ora, visto l’arrivo home video: il dvd ha per extra le papere e le scene eliminate; il blu ray, oltre alla più elevata qualità, c’è anche il making.
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