IL MALE OSCURO
Regia: Mario Monicelli Con: Giancarlo Giannini, Vittorio Caprioli, Stefania Sandrelli, Emmanuelle Seigner Genere: drammatico Distribuzione: Mustang

AA

Con: Giancarlo Giannini, Vittorio Caprioli, Stefania Sandrelli, Emmanuelle Seigner
Genere: drammatico
Distribuzione: Mustang
Ha vinto nel 1990 il David di Donatello per la regia Mario Monicelli per questo film, atipico per le sue corde, ora nuovamente disponibile in dvd (nessun extra), riconoscimento però solo in parte meritato e che sarebbe dovuto piuttosto toccare a Giancarlo Giannini cui la cinepresa sta sempre addosso e che, come disse il regista, “prende parte a 102 scene per ognuna delle quali si è ispirato a un animale diverso”. Atipico perché, anche se a tratti assume toni da commedia, è piuttosto un film drammatico, ossia non proprio connaturato alle corde monicelliane, e anche se affrontata con due sceneggiatori di grosso calibro come Suso Cecchi d'Amico e Tonino Guerra, l’impresa era molto ardua. Si trattava infatti di portare sullo schermo il capolavoro di Giuseppe Berto, romanzo rifiutato da vari editori ma che una volta pubblicato vinse nel 1964 i premi Viareggio e Campiello. Itinerario autobiografico scritto come “flusso di coscienza” (alla “Ulisse” di Joyce, per chiarire), con scarsa punteggiatura, viaggio nell’inconscio con continui flashback nel passato e taglio psicanalitico, quindi legato alle parole anziché alle immagini il cui protagonista è uno scrittore alle soglie della mezza età professionalmente insoddisfatto che va alla ricerca delle radici della sua sofferenza. Che da psicologica, frutto come gli rivelerà alla fine uno psicanalista del difficile rapporto con il padre, un dispotico maresciallo dei carabinieri, cui non ha potuto dare l’estremo saluto, era divenuta fisica causandogli dolori laceranti di origine ignota tanto da farsi operare di ulcera e appendicite inesistenti… Turbe che si rifletteranno anche nella sua vita affettiva e lo porteranno a lasciare la vedova francese Stefania Sandrelli con cui viveva per sposare la più giovane Emmanuelle Seigner che ha messo incinta e che lo tradirà… Gran finale, il meglio del film, in uno spettacolare tramonto tra ulivi calabresi. Anche se imperfetta, l’opera merita considerazione e invita a leggere (o a riprendere in mano) lo straordinario e ora un po’ accantonato libro di Berto.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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