IL FEDERALE

Regia: Luciano Salce
Con: Ugo Tognazzi, Georges Wilson, Gianrico Tedeschi, Gianni Agus
Genere: commedia
Distribuzione: Warner
Si parlava proprio di questo film nella segnalazione, apparsa sempre su questo blog, di “Anni ruggenti” fresco di ristampa nella bella collana “I mattatori del cinema italiano”, affermando che era assieme a quello con Manfredi e a “Tutti a casa” e “La marcia su Roma” una delle grandi – o meglio grandissime – (tragi)commedie all’italiana dedicate al periodo fascista. Fa quindi piacere ritrovarlo ora nella medesima collana e segnalarlo all’attenzione degli appassionati di cinema in casa corredato anche dalla presentazione e da uno speciale su Tognazzi e Salce. Scritto da Castellano e Pipolo (chi l’avrebbe mai detto, visto le celentanate e ancor peggiori sceneggiature giovanilistiche successive?), il film si svolge nel 1944, mentre il regime sta per cadere per l’arrivo degli alleati, vede Primo Arcovazzi (Tognazzi) graduato della milizia nonché fascista ultraligio tutto massime mussoliniane e poco cervello, inviato in Abruzzo con un sidecar per riportare a Roma il filosofo antifascista al confino Bonafè (Georges Wilson) per farne (ma Arcovazzi lo ignora) il primo ministro dell’Italia libera. Arrivare là e trovarlo è facile, ma è difficile il ritorno in cui Arcovazzi, che spera di essere premiato con l’ambita nomina a federale, non solo dovrà familiarizzare con il professore, ma soprattutto si troverà costretto a prendere atto delle falsità della prosopopea fascista a base di slogan e delle corruzione di coloro che riteneva maestri di ideali un po’ alla volta, come le paginette del libretto prezioso dei Canti di Leopardi di Bonafè che usa come carta da sigarette. Il pregio sta appunto nel mix di tragico, umanità e ironia (tra le sequenze più celebri quella di “buca… buca con acqua.. buca, buca con fango” e relativi schizzi) che il film offre in abbondanza. Imperdibile.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
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