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I 50 anni di Gardaland, mezzo secolo di storia dal trenino ai Corsari

Aperto nel 1975, il parco divertimenti sul lago di Garda è diventato il più iconico in Italia: per il 50esimo compleanno sono state inaugurate cinque novità, tra cui «Animal treasure island» proprio dentro l’amatissimo galeone
L'ingresso di Gardaland - Foto Gardaland Resort
L'ingresso di Gardaland - Foto Gardaland Resort
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I più affezionati avevano un solo timore: che dopo la chiusura dello scorso anno, Gardaland smantellasse del tutto i Corsari. Ma così non è stato. La nuova attrazione che sorge al posto loro, «Animal treasure island», ne raccoglie l’eredità portando nell’era moderna uno dei simboli del parco divertimenti che sorge sulle rive del lago di Garda insieme al villaggio Rio Bravo, al Colorado Boat e alle montagne russe.

Quest’anno Gardaland compie 50 anni e «Animal treasure island» non è l’unica novità. Per celebrare il suo primo mezzo secolo, il parco ha aperto la stagione con altri tre spettacoli e una nuova zona tematizzata, Dragon Empire, dedicata all’Estremo Oriente. Il fatto di rinnovarsi continuamente è una delle caratteristiche del parco, che nacque nel luglio del 1975 e che da allora, dicono dall’azienda, ha accolto al suo interno 100 milioni di visitatori.

Guardando le code che ogni giorno si creano fuori dalle attrazioni non è difficile immaginarlo: Gardaland per gli italiani è il parco divertimenti per antonomasia, ha segnato e segna la memoria delle persone. Quando nacque, non esisteva nulla del genere in Italia. E oggi è la prima attrazione turistica per fatturato, più del Colosseo, chiarisce l’amministratore delegato Stefano Cigarini.

La storia di Gardaland

Erano i primi anni Settanta quando l’imprenditore veronese Livio Furini, ispirato da un viaggio in California e supportato da diversi imprenditori, decise di creare una versione italiana di Disneyland sul lago di Garda. Il progetto prese vita a Castelnuovo del Garda, in località Ronchi, su un terreno di 90mila metri quadrati: era il 1975 e Gardaland nacque come un piccolo parco con poche attrazioni e spettacoli quotidiani.

  • Gardaland, com'era negli anni Settanta
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    Gardaland, com'era negli anni Settanta

La posizione strategica, vicino a caselli autostradali, ferrovia e aeroporto, contribuì al rapido successo del parco. Cosa che non avvenne, al contrario, per il tentativo bresciano a cui partecipò sempre Furini, Hobbyland, che per qualche anno fu una sorta di Gardaland in miniatura in zona San Polo.

Negli anni Ottanta iniziarono le grandi trasformazioni e nel 1987 arrivò l’amatissima Valle dei Re, a cui seguì nel 1992 l’imponente attrazione dei Corsari. In quegli anni si contavano 2,5 milioni di visitatori l’anno, come fanno sapere dall’azienda: Gardaland divenne un punto di riferimento per il turismo della zona, e ben presto per tutta Italia.

Il nuovo millennio

Con il nuovo millennio nacque Fantasy Kingdom, l’area tematica per bambine e bambini dai 3 agli 8 anni arricchita nel 2002 dal grande Albero di Prezzemolo, diventato simbolo del parco insieme allo stesso pupazzo verde, mascotte di Gardaland da decenni. Seguirono Mammut, il Gardaland Sea Life, la trasformazione in resort, le attrazioni estreme Raptor e Oblivion

Fino ad arrivare a oggi: non ci sono più la Valle dei Re (sostituita da Jumanji) o i Corsari (andati in pensione nel 2024), ma Merlin (la società che possiede Gardaland) ha inaugurato diverse novità. Una proprio lì dove c’erano i Corsari.

  • Il parco divertimenti Gardaland oggi
    Il parco divertimenti Gardaland oggi
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Animal Treasure Island

L’attrazione che Gardaland ha deciso di inaugurare per festeggiare i cinquant’anni – «Animal treasure island» – sorge esattamente sulle ceneri del galeone, che non è del tutto scomparso. Ridipinto, restaurato e rinnovato, ospita ora l’avventura della gatta Nine Lives e dei pirati zoomorfi che la circondano.

La dark ride acquatica (come lo erano i Corsari) è la più lunga in Europa, fa sapere Cigarini. Dall’ingresso all’uscita, è lunga 600 metri e l’attrazione dura 9 minuti e mezzo, con venti scene. Rispetto ai Corsari si caratterizza per la spiccata innovazione tecnologica: ci sono video mapping, effetti speciali e un suono avvolgente (bineurale, spiegano gli organizzatori). Ma restano alcune icone che hanno reso i Corsari una delle attrazioni più amate (se non la più amata in assoluto): il pappagallo che avverte «È meglio se tornate indietro», il secchio che trabocca sugli spettatori e la torre che cade, tra gli altri.

Animal treasure island, nuova attrazione del 2025 a Gardaland - Foto Gardaland Resort
Animal treasure island, nuova attrazione del 2025 a Gardaland - Foto Gardaland Resort

Bim Bum Bam e Uan

A segnare la storia di Gardaland fu anche Bim Bum Bam: fu nel parco divertimenti che Paolo Bonolis e gli altri girarono il video di una delle sigle della trasmissione, unendo così due tra le cose più amate dai bambini nati in qul periodo. Per festeggiare i cinquant’anni l’azienda ha deciso di regalare agli adulti che all’epoca erano piccoli un tuffo nel passato.

Proprio sotto all’Albero di Prezzemolo nella zona del Fantasy Kingdom, il teatro ospiterà per questa stagione il live show di Bim Bum Bam, con il pupazzo Uan che, all’interno del vecchio studio televisivo a quadretti ricostruito, ripercorre con i bimbi di oggi e i bimbi di ieri le sigle della trasmissione, con un breve karaoke sing-along dedicato alle sigle dei cartoni animati dell’epoca, da «Occhi di gatto» a «Mila e Shiro».

Uan e Prezzemolo
Uan e Prezzemolo

Per completare l’offerta del cinquantesimo compleanno, ci saranno anche altri due spettacoli: uno dedicato all’Intelligenza artificiale («AI, the future is here» nel Gardaland Theatre); e il cinema 4d accanto a Jumanji, che quest’anno avrà come protagonista la mascotte Prezzemolo con un’avventura originale.

Il trenino, filo rosso di Gardaland

Ultima nota nostalgica: c’è un’attrazione che esiste e resiste dal 19 luglio del 1975 (il giorno esatto dell’apertura), su cui molte persone scelgono di salire prima di terminare la giornata nel parco. Si tratta del trenino su gomma che, fischiando con fare vintage, percorre il perimetro del parco per osservare dall’alto e da un punto di vista unico tutte le altre attrazioni, dalle più adrenaliniche ai villaggi per i bimbi più piccoli.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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