FUCK YOU, PROF!

Regia: Bora Dagtekin
Con: Elyas M'Barek, Karoline Herfurth, Katja Riemann, Jana Pallaske, Alwara Höfels, Jella Haase, Max von der Groeben
Genere: commedia
Distribuzione: Mustang
Non ho mai avuto grande considerazione per il cinema comico tedesco, anzi ho in genere dubitato che esista sia perché ignorato dalla distribuzione italiana che si è limitata a far circolare il fanciullesco “Uibù - Fantasmino fifone” e l’ancor più infantile “Un fantasma per amico”, sia perché lo ritengo fermo ai tempi in cui in Germania e nelle arene estive della Romagna trionfavano ancora le da noi già decadute “botte da orbi” di Bud Spencer e Terence Hill. Non è però vero che i tedeschi, ritenuti tutta compostezza e serietà, non possiedano anche qualche corda comica: ricordo ai tempi dello scioccamente affossato Funny Film festival di Darfo Boario il gradevole e postunificazione “Una Trabant venuta dall’Est” sul viaggio in Italia (e in particolare sul Garda con immagini della Brescia romana spacciate per quelle della capitale) su un scassata vetturetta di una famiglia fresca di liberazione dal regime comunista. Ma c’è soprattutto questo film del 2013 ora in dvd e in blu ray a dimostrarlo, forte dei 6 milioni di spettatori richiamati e dei 60 milioni di euro di incasso in patria (e 50 ne ha introitato il suo sequel uscito a fine 2015…), commedia girata a colori vivaci sino al non-realismo, esilarante, volgare (moderatamente: non quanto molte di quelle giovanilistiche Usa d’oggi) e sopra le righe, sorta di punto d’incontro tra “Bad teacher” con Cameron Diaz, il meno recente “Pensieri pericolosi” con Michele Pfeiffer con una spruzzata di “Sister act”.
Commedia che permette di far conoscere ai tanti italiani che non seguono Mtv la coppia di grande successo formata dal regista di origine turca Bora Dagtekin con l’attore germano-tunisino Elyas M'Barek, divenuta famosa con la serie “Kebab for breakfast”. Partiamo però dall’assurdo titolo nostrano che mescola un’interiezione greve inglese (Fottiti…) con una parola italiano, mentre quello originale è sempre volgarotto, ma con intelligente gioco di doppio senso: “Fack Ju Göhte” coinvolge infatti sia il sommo scrittore tedesco (e il modo di insegnarlo) sia l’istituto in cui l’insolito protagonista si ritrova a insegnare: la “Scuola Superiore Goethe”. Insolito: Zeki Mu?ller (M'Barek) non solo non è laureato, ma è un criminale, un rapinatore appena uscito di prigione che non vede l'ora di rimetter mano su un antico bottino sotterrato durante la sua assenza dall'allora fidanzata. Peccato che i soldi allora nascosti in una zona che 15 mesi prima appariva un 'semplice' cantiere, siano ora sotto una palestra scolastica. Per questo motivo l'ignorante, fascinoso e cafone Zeki non ha altra scelta se non quella di fingersi un insegnante e, assunto dalla disperata preside (ci sono autentici delinquenti giovanili tra gli alunni) anche se privo di effettiva esperienza, lavora di giorno come supplente in una classe che dire difficile è puro eufemismo e rispetto alla quale gli studenti delle pellicole Usa dagli Anni 50 in poi e sono angioletti, mentre di notte come ladro scava di nascosto un tunnel sotterraneo per arrivare a recuperare il bottino. Il curioso è però che con il passare dei mesi i suoi molto poco ortodossi metodi d'insegnamento, Zeki riesca clamorosamente a rimettere in riga la folle classe 108, storicamente frequentata da giovani e irriducibili teppisti, e a coinvolgere la collega tutta casa e chiesa (e imbranataggine) Lisi Schnabelstedt (Karoline Herfurth), presto innamorata persa di questo strambo profe tutto parolacce e sigarette. ). Vuoi vedere che sarà lui a imparare la lezione e a trasformarsi in un insegnante modello di alunni a loro volta convinti a diventare modello? Tra le gag più carine c’è la lezione sulla netta superiorità di “Jurassic Park” rispetto a "I masnadieri" di Friederich Schiller, una delle punte di diamante della letteratura tedesca, ma assai felice e molto interessante – comportamento da prendere ad esempio – è quelle della gita scolastica istruttiva degli alunni della 108 fra drogati e teppisti. Un film frutto di una scrittura comica matura che di fatto è una favola ingenua, con tanti cliché e qualche idea valida, che scherza sugli insegnanti senza cattiveria e cogliendo qualche tic della categoria (la professoressa plurisuicida, la preside disposta a tutto per scalare la classifica interscolastica, la giovane insegnante che vive per il voto degli studenti sul suo fisico…), ma con il necessario rispetto e senza astio o cattiveria. Con quale valore aggiunto la sorniona abilità della coppia Elyas M'Barek- Karoline Herfurth.
Disponibile in dvd e in blu ray col solo trailer (è poco) per extra.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato