Finché c'è una Crassula, c'è speranza
Il giardinaggio è un po’ una metafora della vita. Quella che ho imparato io quest’anno è questa: «C’è sempre speranza».
La colpa è dell’ultima gelata inattesa e della mia Crassula, una pianta molto bella e grande che mi ha regalato mia nonna. Quest’anno l’ho, come ogni inverno, ben coperta con il tessuto non tessuto, ma il freddo inatteso l’ha danneggiata. Alcuni rami si sono staccati e alcune foglie (molte in realtà) hanno iniziato a cadere.
Ho pensato di aver perso almeno un terzo della mia pianta e invece dal ramo principale hanno iniziato a spuntare nuove foglie che presto riempiranno nuovamente la pianta.
Non solo: ho provato a piantare alcuni rami (talea) che si sono staccati per via della gelata e stanno attecchendo. Sono bastati dei vasi vecchi e del terriccio per piante grasse. E così invece di una Crassula, me ne trovo sei.
Se non è questa una bella lezione! In fondo anche le nonne divevano «A marz e april taca anche il manec del badil»
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