È tornato a farsi vedere Benni, il mostro del Garda
Benni, il presunto mostro del lago di Garda che periodicamente fa capolino (i primi avvistamenti risalgono al 1400 all'Isola del Garda) ha deciso di farsi rivedere la vigilia di Pasqua. Benni, così denominato da Armando Belelli, desenzanese studioso nel campo nel mistero, lo descrive come «mostro buono» che «non attacca». Si fa vedere e si inabissa.
Lo ha fatto centinaia di anni fa, decenni fa e di recente. Lo racconta Angelo Modina che passa più ore in acqua su gommoni e chiatte che a casa.
L’avvistamento
«Eravamo su un gommone per una ricognizione di lavoro all'altezza della Rocca di Manerba. Io e Andrea Lesanti. Lago calmo, leggera foschia quando Andrea mi ha chiamato. ”Guarda là” mi ha detto. Abbiamo intravisto una grossa testa e una cosa simile ad uno squalo con pinna a triangolo. Poteva essere uno storione sui tre metri e oltre... Pochi secondi e Benni o quello che era si è inabissato increspando l'acqua del lago. Un'apparizione fugace come altre».
La leggenda
Periodicamente avvengono segnalazioni di avvistamenti e sempre tra Toscolano, la parte sud di Gargnano e Manerba dove i radar usati da Modina hanno evidenziato presunte tane tra il fango.
Ma Benni esiste? Già 800 anni fa i frati che alloggiavano all'Isola del Garda avvistarono il «Mostro». Lo riportano le cronache nel tempo e lo storico Solitro lo ribadisce. A Toscolano, un dipinto del '700 a Palazzo Bulgaroni illustra il mostro del Garda. Qualcosa evidentemente c'è stato o c'è.
Le ipotesi
Un grosso luccio? Uno storione, ma introdotto in tempi recenti e non certo nel 1400? Oppure Benni sonnacchioso esiste e decine di persone giurano di averlo visto. Incredibile l'apparizione davanti a decine di turisti il 17 agosto del lontano 1965. Alla Baia delle Sirene.
Angelo Modina ricorda che diversi anni fa proprio alla Rocca di Manerba un pescatore si vive passare sotto la barca, mentre pescava, una sagoma enorme. «Era Benni. Chissà...» racconta Modina. Che aggiunge: «Per me nel lago qualcosa di grosso c'è».
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