Le melonere nel Bresciano, dove si mangia ancora l’anguria buona

Sara Polotti
Un tempo attività commerciali oggi sopravvivono soprattutto come chioschi solidali: eccone tre fra le più longeve
Il taglio dell'anguria (foto d'archivio) - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
Il taglio dell'anguria (foto d'archivio) - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
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Anguria in luglio e agosto patrimonio dell’umanità. Che a Brescia ha pure un suo tempio: le melonere solidali oggi, una volta anche attività commerciali.

Il cocomero è il protagonista dei chioschi estivi, una delle tradizioni di paese tra le più confortevoli e dalle radici antiche. Oggi tipicamente provinciale, un tempo era anche cittadina: c’è chi ricorda il chioschetto delle angurie in stazione a Brescia, ma anche i cocomeri a bagno in via XX Settembre, in via dei Mille, in via Spalto San Marco…

Il chiosco delle angurie vicino alla stazione di Brescia negli anni Sessanta - Foto © www.giornaledibrescia.it
Il chiosco delle angurie vicino alla stazione di Brescia negli anni Sessanta - Foto © www.giornaledibrescia.it

Le melonere solidali sono dunque uno dei luoghi d’aggregazione e convivialità più amati da bresciani e bresciane. Descriverle è semplice: si tratta di stand gastronomici con tavoli all’aperto che aprono a fine giugno per chiudere più o meno ad agosto o settembre, proponendo diverse opzioni per mangiare una buona anguria e facendo allo stesso tempo del bene.

Sul menù non ci sono solo i cocomeri, poiché alle melonere non si va solo per rinfrescarsi con il frutto estivo per antonomasia: il cibo è da sagra e il senso è quello di sedersi a un tavolo per rifocillarsi con panini, patatine fritte, formaggi e cunsadì (l’insalata a base di radicchio tagliato fine fine che con un po’ di cipolla diventa un piatto irresistibile).

Le melonere più longeve

La Melonera per i Poveri a Lumezzane - Foto Facebook
La Melonera per i Poveri a Lumezzane - Foto Facebook

Tre sono quelle più note (e longeve). Prima di tutto quella di Lumezzane: la Melonera per i Poveri negli ultimi anni si è stabilita con il suo chiosco in legno tra Gazzolo e Gombaiolo, in via don Minzoni, proprio all’incrocio prima del ponte. Dal 5 luglio al 3 agosto 2024 (ogni anno è suppergiù questo il periodo in cui resta aperta) volontari e volontarie attendono le persone per cenare in compagnia, destinando poi il ricavato a diverse missioni in Perù, Ecuador, Bolivia e Brasile. L’associazione che si occupa di tenere aperto il chiosco – tutti i giorni tranne il lunedì – è infatti Operazione Mato Grosso.

Tavolate alla Melonera Missionaria di Leno - Foto Facebook
Tavolate alla Melonera Missionaria di Leno - Foto Facebook

A Leno, invece, la Melonera Missionaria si trova in località Campagnola, sulla strada che va verso Castelletto: resterà aperta fino al 18 agosto. Qui oltre alle classiche angurie – tenute al fresco in vasche d’acqua come vuole la tradizione – si possono ordinare lombatine, bistecche, patatine. Il ricavato, anche in questo caso, va in beneficenza e a occuparsene sono le parrocchie di Leno, Porzano, Castelletto e Milzanetto, che di solito destinano le somme raccolte alle missioni delle persone lenesi, soprattutto in Africa. Tutte le sere c’è il pienone e lo stesso vale per i pranzi e per le cene speciali che i volontari annunciano di settimana in settimana sui canali social. Per esempio? La serata picanha, ma anche il pranzo della domenica in melonera con le tagliatelle di Nonna Domenica e grigliata mista (che si terrà il 28 luglio).

La melonera di Bagnolo Mella nel 2010 - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it
La melonera di Bagnolo Mella nel 2010 - New Eden Group © www.giornaledibrescia.it

A ospitare la Melonera di Bagnolo Mella è il portico in Aldo Moro alle porte del paese, e il periodo di apertura è da agosto a settembre. Il menù è quello tipico e accessibile della cucina bresciana, con casoncelli, grigliata, pane e salamina, patatine fritte e – ça va sans dire – anguria. Se ne occupa l’Associazione Giovani Sempre e i proventi vanno alla stessa associazione impegnata in iniziative umanitarie e sociali.

Anche Lonato del Garda ha una sua melonera, ma temporanea: ogni anno viene aperta solo in concomitanza con la sagra di San Giovanni, per qualche giorno nel mese di giugno.

Riproduzione riservata © Giornale di Brescia

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