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Davide Toselli, l’architetto di Vestone rapito dalla passione per la bici

Il 39enne dirige una squadra sportiva e gestisce due negozi, uno a Idro e l’altro a Brescia in via Triumplina
Davide Toselli - © www.giornaledibrescia.it
Davide Toselli - © www.giornaledibrescia.it
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Dai pilastri portanti e le fondamenta alle architetture precisissime del telaio e della meccanica della trasmissione del cambio. Così si potrebbe sintetizzare il percorso di Davide Toselli: classe 1984 di Vestone, dopo gli studi di architettura, l’esame di Stato e la pratica dello studio tecnico di famiglia, cambia strada e ora si trova con una squadra sportiva e due negozi, uno a Idro, il primo della zona con noleggio, e uno in città.

«Ho sempre avuto una grande passione per la bicicletta - racconta - che ho coltivato durante gli studi, poi mi sono avvicinato al cicloturismo con l’obiettivo di farlo crescere in zona». A cambiare definitivamente le carte in tavola è stata un’offerta di lavoro a Riva del Garda come guida per il Bike Festival e poi la proposta di restare per seguire il noleggio. Non una scelta facile «perché mi allontanava dall’architettura».

Poi, come spesso succede nella vita, c’è qualcosa che fa sembrare tutto più chiaro: «Mia madre ha lavorato una vita seguendo la sua passione poi si è ammalata di Alzheimer prima di andare in pensione. Questo mi ha cambiato molto e mi ha fatto capire che la vita va affrontata di petto, cercando di inseguire i propri sogni senza paura».

Ecco fatto: due stagioni estive a Riva e l’inverno in un altro negozio gli danno le basi, talmente solide da essere contattato da altri negozi che volevano allargare il loro business anche al turismo:«A questo punto mi sono detto che se venivo cercato allora poteva essere il momento di creare qualcosa di mio».

E così nel 2018 decide di aprire il negozio di Idro, chiamandolo come l’associazione sportiva, creata nel 2014 con Davide Zecchi, Bike 3 lands (B3L): «Era un team attorno al quale avevamo già radunato degli appassionati e così il punto vendita è diventato anche un luogo di ritrovo per i tesserati e la squadra». Scelta coraggiosa, ma azzeccatissima, che intercetta anche una necessità del territorio: «L’Eridio prima del 2018 non aveva un negozio o un noleggio bici, bisognava arrivare sul lago di Garda per avere assistenza - dice -. Vero è che non abbiamo i volumi del Benaco, ma il lago sta cercando di far crescere il turismo e i visitatori hanno bisogno di assistenza. Sono convinto che il futuro del lago abbia bisogno di giovani che si mettono in gioco».

Pandemia

Poi arriva il Covid e il boom della bicicletta (uno dei pochi sport che era possibile praticare), i molti clienti dalla città e quindi, nel marzo 2022, anche spinto dall’apprezzamento dei fornitori, il secondo punto vendita in via Triumplina. «Abbiamo creato qualcosa di contemporaneo e giovane che richiama al Nord Europa e all’Inghilterra, un luogo dove incontrarsi, con un salottino e una tv per guardare le gare, organizzare eventi ed incontri». Sulla scorta di analoghe esperienze negli States, poi, sono state attivate anche collaborazioni con altre realtà e vengono organizzate serate gravel che hanno quale fulcro il negozio cittadino.

Non è tutto, c’entra anche l’arte: «Da qualche anno collaboriamo con un artista svedese, Daniel Lundvall, le cui opere vengono riprodotte sulle maglie della squadra, un’idea che è poi stata ripresa anche da altri». Una piccola realtà, quindi, aperta e dinamica che, in un momento economico difficile, cerca la sua strada sperimentando: «Mi sono stupito di come siamo cresciuti in fretta, oggi siamo in sei a lavorare, 5 full time e un part time; il rapporto di fiducia con la clientela mi piace e mi godo i momenti nei quali riesco a lasciare telefono e computer per mettere le mani sulla bicicletta». 

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