Le scuole potrebbero restare chiuse oltre il 15 marzo
L’emergenza sanitaria legata al coronavirus ha tra gli effetti anche l’incertezza del quadro delle misure da attuare per contenere i contagi. Dopo avere deciso mercoledì la chiusura delle scuole in tutta Italia fino al 15 marzo, si sta già valutando di prorogare la sospensione.
«È stata fatta una scelta di sospendere fino al 15 marzo - ha spiegato il presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli - con la possibilità di riconsiderare e rimodulare la scelta in base a quello che sarà lo scenario epidemiologico che verificheremo giorno per giorno». E quindi «potrebbe configurarsi l'eventualità» di un allungamento dei tempi.
Lo stesso Locatelli, assieme al presidente dell'Iss Silvio Brusaferro, si è espresso sul parere del Comitato tecnico scientifico, che esprimeva dei dubbi in merito alla scelta fatta dal Governo. Ma non per la misura in sé, che è «coerente» ed è «un sacrifico che serve e che va fatto», con l'obiettivo «di ridurre la probabilità che il virus circoli tra le persone». Quanto per «l'incertezza» dell'efficacia del provvedimento, sia perché ha una durata troppo breve sia perché non è possibile dal punto di vista scientifico dire se produrrà davvero effetti positivi in termini di contenimento del virus.
Anche il premier Giuseppe Conte ha confermato che quella di prolungare lo stop è una possibilità, anche se non è questo il momento di parlarne. «Vedremo con l'avvicinarsi della scadenza, in questo momento non lo so neanche io, dobbiamo ragionare sempre nel segno dell'adeguatezza e della proporzionalità» dice. Le priorità in questo momento sono altre: il decreto con le misure economiche innanzitutto, ma anche quelle a favore delle famiglie che devono far fronte alla sospensione dell'attività scolastica, con l'ipotesi dei voucher per le baby sitter e di un congedo straordinario per uno dei genitori.
Riproduzione riservata © Giornale di Brescia
Iscriviti al canale WhatsApp del GdB e resta aggiornato