La nuova autocertificazione da usare dal 4 maggio
Lunedì 4 maggio tornano al lavoro 4,4 milioni di persone dopo la fase acuta dell'emergenza coronavirus. E scatta la possibilità di far visita a coniugi, conviventi, partner delle unioni civili, parenti fino al sesto grado, affini fino al quarto grado come i cugini del coniuge. E a persone «legate da uno stabile legame affettivo», come i fidanzati ma non, precisano fonti di governo, gli amici.
Il governo dissipa con una Faq, ossia una risposta a domande frequenti, il dubbio insinuato dal nuovo dpcm per la «fase 2».
Sul sito del Viminale è disponibile il nuovo modello di autodichiarazione per gli spostamenti utilizzabile da domani. Può comunque essere ancora utilizzato il precedente modello barrando le voci non più attuali. L'autodichiarazione, spiega il ministero, è in possesso degli operatori di polizia e può essere compilata al momento del controllo.
Nel nuovo modulo il cittadino deve dichiarare di essere a conoscenza delle misure di contenimento del contagio vigenti, sia nazionali che regionali. Sono quindi riportati le quattro motivazioni che possono determinare lo spostamento: comprovate esigenze lavorative; assoluta urgenza; situazione di necessità; motivi di salute. Si lasciano poi sei righe in bianco in cui il cittadino può specificare la ragione dello spostamento.
Resta comunque valida, per chi l'ha stampata, la vecchia versione. Basta barrare le parti non attuali che sono indicate sul modello presente sul sito del ministero.
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