In Lombardia ora «tamponi anche con un solo sintomo»
«Noi rispettiamo le regole che ci sono state dettate dall'Iss che con una delibera del proprio comitato tecnico-scientifico del 27 febbraio ci ha detto che noi dovevamo fare i tamponi solamente ai sintomatici. In un primo momento dovevano essere plurisintomatici, avere due sui tre classici sintomi, adesso basta anche essere monosintomatico. Negli ultimi giorni anche chi ha un solo sintomo, o febbre o raffreddore o tosse, può essere sottoposto a tamponatura».
Questo il cambio di linea della Regione Lombardia sul fronte coronavirus, anticipato dal presidente Attilio Fontana. Sul punto resta non sciolto un aspetto: se il tampone andava fatto ai sintomatici, solo quelli ospedalizzati di fatto sono stati sottoposti ad accertamenti, mentre per quanti, pur sintomatici, sono rimasti nelle proprie case, l'accertamento è mancato. Lo stesso che da giorni chiede con insistenza, tra gli altri, la vice sindaco di Brescia Laura Castelletti.
Quanto al picco dei contagi registrato ieri in Lombardia, ha chiarito che potrebbe essere dovuto ad un ritardo nell'analisi di test pregressi: «Vedendo i dati e tenuto conto che la nostra capacità media giornaliera massima è di 5mila, visto che ieri eravamo a 6mila evidentemente qualche laboratorio era in arretrato» con l'elaborazione dei test, ha sottolineato Fontana.
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